PACHINO - La prima edizione dell'inverdurata, versione pachinese dell'infiorata, si è conclusa con l'affermazione del mosaico rappresentante l'effigie del giudice Giovanni Falcone. Il primo premio è andato dunque ai realizzatori Stefano Oddo e Iolanda Cannata, autori del bozzetto risultato vincente tra i cinque in concorso. Il lavoro proposto ha incontrato gli apprezzamenti della giuria sia per l'attinenza al tema proposto dall'Apac relativo alla cultura della legalità che come capacità realizzativa. Il mosaico infatti era apparso subito curato in ogni suo particolare e diverse erano le varietà di ortaggi impiegati, dagli immancabili pomodorini all'insalata, alle carote alle patate e alle melanzane. Al secondo posto si è piazzato Corrado Trincali autore del mosaico intitolato "La piovra", anche questo molto apprezzato per la tematica trattata, l'alta capacità tecnica e per i dettagli. Al terzo posto si è registrato un ex equo tra le realizzazioni di Paolo Gennuso intitolato "L'albero della legalità" ed Andrea Rubera autore del mosaico chiamato "La Sicilia che si libera" raffigurante appunto la Sicilia che rompe una gabbia per liberare tutta la creatività dei siciliani. La manifestazione si è chiusa dunque domenica sera, al termine di tre giorni intensi e significativi per Pachino. Già venerdì infatti la via Roma, palcoscenico dell'inverdurata, era stata chiusa al traffico al fine di consentire ai realizzatori di tracciare sul caratteristico ciottolato le figure dei bozzetti. Poi si è passato alla realizzazione con sabbia, terra e soprattutto con i protagonisti assoluti della manifestazione, cioè gli ortaggi e le verdure. Un lavoro meticoloso e paziente che i concorrenti hanno continuato a fare fino alle quattro del mattino nello stile dei realizzatori dei più nobili bozzetti netini. Il risultato è stato un successo per impatto visivo e scenografico che fa ben sperare per il ripetersi della manifestazione negli anni a venire. L'amministrazione comunale ha infatti già fatto sapere di voler programmare e migliorare la manifestazione anche per il prossimo anno, e si spera che, sulla base dell'esperienza i concorrenti saranno in numero maggiore da permettere di estendere i mosaici e di impegnare due quartieri.
Nella serata di domenica la premiazione si è tenuta sul palco della piazza e ha visto protagonista l'organizzatore e presidente dell'Apac Nino Gullotta che ha distribuito i premi e le targhe di partecipazione. "E' stata una sfida, -ha commentato l'assessore alla sport e spettacolo Salvatore Lucchesi- che possiamo ben dire di aver vinto nonostante le difficoltà iniziali. La creatività dei concorrenti ha superato ogni difficoltà realizzativa legata alla prima esperienza. Ora contiamo di perfezionarci e di estendere la manifestazione e perché no insidiare il primato netino".
Premiato con una targa ricordo anche il consigliere comunale Salvatore Blundo per l'apporto e la collaborazione offerta nella realizzazione dei mosaici e l'esperienza in campo edile che ha evitato che il vento facesse sollevare la sabbia usata nelle raffigurazioni. "So io, -ha commentato con tono ironico Blundo- quale colla usare per tenere unite e valorizzare le associazioni pachinesi che hanno permesso e contribuito alla buona riuscita della manifestazione". La frase ha però suscitato una nota polemica provocando una reazione da parte dell'ex vice-sindaco Emanuele Rotta che ha commentato: " Blundo è stato un po' ironico, ma spieghi meglio qual è il collante dell'associazionismo pachinese perché la frase potrebbe essere soggetta a cattive interpretazioni". Poi Rotta si è soffermato sulla manifestazione. "Una iniziativa lodevole e da ammirare, -ha commentato- peccato per la scarsa pubblicizzazione e per il tentativo di strumentalizzazione di alcuni partiti che hanno colto l'occasione per mette in mostra alcuni manifesti".
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 11-05-2004 - Categoria:
Cultura e spettacolo