PACHINO - È ormai alle battute finali la vendemmia nelle campagne del pachinese. Quasi tutta l'uva delle viti è stata raccolta, ma il risultato è ancora una volta deludente. Per il secondo anno consecutivo non ci sono stati risultati soddisfacenti per gli agricoltori, che speravano di rifarsi dopo i danni causati dall'alluvione di fine estate dello scorso anno. Le aspettative sono andate però deluse. Le muffe hanno pregiudicato la qualità del raccolto, ma quello che ha prodotto il danno maggiore è stato il particolare clima determinato dalla stagione in ritardo che ha fatto maturare le uve solo a settembre inoltrato. Secondo alcuni produttori ad essere in ritardo è stata tutta l'annata agraria. Già la potatura dei tralci infatti è stata fatta più tardi del solito ed ha avuto ripercussioni nella formazione dei grappoli e nella maturazione. Secondo taluni il ritardo con cui la stagione si presentava avrebbe potuto portare dei benefici riportando al periodo naturale la vendemmia, e cioè a fine settembre ed inizio ottobre piuttosto che nei primi giorni di settembre come avvenuto negli anni passati. Non è stato proprio così. I tempi certamente si sono allungati, ma gli effetti benefici non si sono visti.
A farne le spese è stato il grado zuccherino rimasto basso. L'uva insomma è rimasta acerba, ed anche se la maturazione è avvenuta non si sono raggiunti i gradi di dolcezza tipici dei mosti delle nostre zone. A venir meno inoltre è stato anche il colore. Normalmente il mosto ricavato dalle uve delle zone agricole pachinesi ha una colorazione intensa e scura. Quello ricavato invece quest'anno va più sul rosato, ed anche se durante la mostificazione si possono adottare dei correttivi quali un maggior tempo di macerazione, il risultato non è stato pienamente soddisfacente. Tutto ciò ha comportato un calo dei prezzi notevolissimo. L'uva è stata acquistata mediamente a 20-25 centesimi al chilogrammo, e molti produttori di vino ne hanno acquistato una quantità strettamente necessaria perché quest'anno, nonostante il prezzo invitante, non era proprio un'annata adatta per fare grandi provviste. Sono scomparsi i commercianti calabresi che normalmente acquistano le uve pachinesi per tagliare altri vini più leggeri. Ciò ha comportato una mancanza di concorrenza e dunque un'ulteriore precipitazione del mercato.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 10-10-2004 - Categoria:
Economia