MARZAMEMI - "Seguire l'esempio del sindaco di Noto che sta prendendo i primi contatti per l'abbattimento del grattacielo e fare lo stesso iter burocratico per abbattere l'edificio delle poste a Marzamemi". E' la proposta di Michelangelo Blandizzi, coordinatore della Margherita pachinese, che nei prossimi giorni verrà ufficializzata la proposta con una missiva al sindaco di Pachino Sebastiano Barone. "Il degrado ed il mancato rispetto dei luoghi legati alla nostra storia trova la sua massima espressione in quello che si vede a Marzamemi, borgata legata alla tradizione marinara dove storia e cultura si intrecciano in un mix mirabile ma spesso rovinato da veri e propri abusi. Marzamemi è bella ma sporca ed invivibile, -ha continuato Blandizzi- e va posto rimedio agli scempi che sono stati perpetrati nel passato". Nel restauro dei luoghi un passo in avanti è certamente stato compiuto con il ripristino della pavimentazione del cortile arabo e di via Giardinella, ma molto rimane da fare.
"A Marzamemi, -ha continuato il leader politico- nel cuore della borgata viene permesso di posizionare nei prospetti dei serbatoi esterni per acqua potabile, o viene tollerata l'applicazione di lampade moderne e relativi cavetti elettrici che nulla hanno a che fare con il contesto in cui vengono collocate mentre sarebbe opportuno e costerebbe molto poco adottare un tipo di illuminazione incastonata ed a luce diffusa che valorizzerebbe anche i luoghi". Ma gli interventi proposti da Blandizzi non sono solo di piccola portata ma anche radicali. "Recentemente la Regione Sicilia ha dato parere favorevole per "tagliare" di alcuni piani il grattacielo di Noto. La proposta del sindaco di Noto volta ad eliminare quello che da tutti è definito un pugno in un occhio, potrebbe essere ripresa anche dagli amministratori pachinesi per cancellare l'edificio postale che si trova in piazza Reggina Margherita a Marzamemi, vero e proprio scatolone in cemento estraneo al palazzo di Villadorata e alle "casuzze" dei pescatori. Blandizzi a tal proposito sta preparando anche una ricostruzione grafica al computer per dimostrare praticamente come sarebbe il prospetto della piazza senza il palazzo delle poste. La ricostruzione tridimensionale che permette di rendersi conto del valore che l'antica piazza acquisterebbe senza la moderna costruzione.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 26-10-2005 - Categoria:
Cronaca
Rifare le fognature
Progetti,idee,anche passabili, ma non attuabili,vedi l'abbattimento di un'opera pubblica qual'è la posta di Marzamemi.Io credo che il Sindaco di Noto non c'è la farà mai ad abbattere, anche parzialmente, il grattacielo di Noto.Primo, perchè,mi pare, è un edificio privato;secondo, perchè le somme che il comune dovrebbe tirare fuori sono ingenti: e non si sà in quale capitolo di spesa attingere.E poi, perchè paragonare la bassa postina di Marzamemi e dimenticarsi del grattacielino di Marzamemi che è l'albergo La Conchiglietta?
Edifici,sia quello di Noto che di Marzamemi,vogliamo metterci anche quello di Pitruzziello, nel quartiere dov'è sita la chiesa Valdese a Pachino,facciamo pure:ma è bene ricordare che sono edifici legalmente costruiti prima dell'Aprile 1968 D.L. 1444 che introduceva il concetto di vincolo d' indice di fabbricabilità, quando in seguito a gravi accadimenti temporali, come l'alluvione di Firenze e la frana di Agrigento: spinsero i nostri amministratori nazionali a varare le opportune leggi per regolare le altezze,le volumetrie,degli edifici che fino a quella data erano non regolati.
E di conseguenza in qualsiasi sito urbano o exstraurbano potevano essere costruite le volumetrie che si riteneva utile al costruttore realizzare.
Detto questo mi sembra, invece, importante concentrare i finanziamenti su Marzamemi con opere che prevalentemente riguardino la struttura fognaria della frazione o del borgo, come lo vogliamo chiamare comprese le aree di Lido e di Spinazza.
Continuare a realizzare opere di maquillage esterne ha un suo significato ed è importantissimo realizzare queste opere di decoro e di arredo urbano, tuttavia è fondamentale, per il futuro del Borgo, che si realizzi, al più presto, un nuovo e significativo schema fogniario in grado di smaltire agevolmente quanto nel borgo si produce di reflui: sia d' acque nere che bianche.
Tutto il resto è: gioia!!!
Dall'alto della "Conchiglietta",Cordiali saluti,Spiros
POTENZA DELLA BUROCRAZIA
Nello stesso viaggio fatto a Palermo per i problemi dell'acqua (di cui ho già scritto in altro commento), mi interessai anche di Ufficio Postale (vedi articoli giornalistici dell'epoca).
Dopo averne auspicato l'abbattimento per lo scempio che crea in quella piazza (insieme a quei pali di luce anni '70), avendo perso tutte le speranze che ciò avvenisse, ho optato per un obiettivo più pratico e più alla portata di normali esseri unami e cioè il rifacimento delle facciate dell'Ufficio Postale e della nuova chiesa di S.Francesco di Paola con tecniche che facessero assomigliare quanto più possibile tali facciate alle casuzze esistenti nella piazza.
All'Ufficio Turismo della Regione mi assicurarono che inviando loro un progetto in tal senso da parte del Comune, questo sarebbe stato finanziato con i fondi dell'arredo urbano.
Informato il Sindaco, questi emise un documento che inviò all'ufficio Tecnico perchè si espletassero le pratiche affinchè si potesse dare mandato ad un tecnico del Comune di preparare un progetto in tal senso.
Avendo avuto conferma di ciò anche da parte dell'Arch. Frazzetto, destinatario di tale mandato e conoscendo la burocrazia, cercai di anticipare i tempi rivolgendomi ad un alto funzionario della Direzione delle Poste di Siracusa che ufficialmente risultano i proprietari dell'immobile ed a cui bisogna chiedere il Nulla Osta per operare anche a livello di progettazione.
L'aiuto che mi diede tale funzionario è stato il massimo possibile. Questi nell'andare a Palermo nella sua Direzione Regionale, mi telefonò per comunicarmi che la persona che avrebbe dovuto emettere il Nulla Osta per tale operazione era stato messo al corrente e restava in attesa di una richiesta anche via fax da parte del Comune di Pachino per rispondere affermativamente.
Ebbene questi fatti sono accaduti ad Aprile e adesso siamo a fine ottobre. Dopo quella lettera del Sindaco all'ufficio tecnico sono cambiati 3 dirigenti Capo Ufficio i quali "non hanno avuto il tempo" per commutare quella volontà pervenuta dal Palazzo Comunale in un atto concreto e semplice che era quello di nominare ufficialmente l'Arch. Frazzetto, il quale giustamente non poteva essere lui a sollecitarne la nomina.
Mentre a Palermo aspettano i progetti per il Nulla Osta da parte delle Poste e per il finanziamento da parte dell'Assessorato al Turismo, a Pachino non è stato ancora nominata la persona che dovrà fare il progetto con il concreto rischio di perdere la possibilità di effettuare l'opera pubblica.
Comunque resto sempre dell'idea che ben venga quel Sindaco che riuscirà ad abbattere quello scempio, dopo naturalmente aver concordato con la Direzione Compartimentale PP.TT. di Siracusa lo spostamento del servizio Postale in altro immobile di Marzamemi.
Cordiali saluti - Pasquale Aliffi