di Nino Genovese
Se la Sicilia «cinematografica» dei primi anni Trenta appare come un luogo ideale, edenico, primitivo e selvaggio, in cui gli intellettuali del fascismo possono trasferire i sogni ruralisti del regime e l'immaginazione di mondi nuovi e incontaminati, quella stessa Sicilia – alla fine degli anni Trenta diventa patrimonio e punto di riferimento della cultura antifascista, grazie alla parola d'ordine del ritorno a Verga. Riun...
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Fonte:
GazzettadelSud.it il 19-08-2006 - Categoria:
Cultura e spettacolo