Era davvero senz'appello la condanna che il 18 gennaio del '52 la censura pronunciò contro «La governante». Infatti, la difesa d'ufficio di Vitaliano Brancati («La sostanza della vicenda è più la calunnia che l'amore fra le due donne») non sortì alcun effetto: la commedia poté essere rappresentata solo quattordici anni dopo la sua stesura e undici anni dopo la morte dell'autore. Peraltro, non c'è da meravigliarsi. Più che il tema del l...
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Fonte:
Il Mattino il 16-01-2003 - Categoria:
Cultura e spettacolo