Ricevo da Pasquale Aliffi e pubblico la seguente comunicazione:
Pachino ultimamente sembra essere diventato un set cinematografico. Fra Corvi, Robin Hood e morti che ritornano (Nuzzo). Manca solo un castello ed un po' di nebbia per vederci calati in una location di un film medioevale dell’Horror.
Già Horror. Fa effettivamente orrore vedere come a Pachino la politica da sempre la si faccia screditando gli avversari di turno con “dossier”, “illazioni” o peggio ancora con “lettere anonime” che sputano sentenze su chiunque non faccia parte del tuo orticello.
E’ tanto diventato di moda che la gente comune si aspetta impazientemente la prossima lettera come se aspettasse la prossima puntata di una fiction televisiva. Infatti il corvo, chiunque esso sia, conosce quanto la gente di paese ha fame di queste “chiacchiericci”. Conosce quanto si faccia facilmente influenzare da queste sentenze epistolari. Ed è per questo che tali “codarde e vili” azioni sono frutto di una strategia ben congegnata per mettere in cattiva luce tutti quelli che masticano di politica (nessuno escluso), che un domani possano infastidire la sua ipotetica ascesa al “trono” più alto del Comune.
Siccome a turno sono stati “beccati” tutti quelli che fanno parte del Consiglio Comunale, Sindaco ed Assessori compresi, si presume che questo “volatile nero” sia in questo momento politicamente a spasso e magari asserisce, quando si spoglia dai panni di corvo, che la politica non lo interessa così come alla volpe non interessava l’uva sol perché non riusciva ad “arrivarci”.
Ultimamente il Sindaco per evitare che i Corvi si nascondessero sui rami degli alberi della Piazza di Pachino ha fatto potare quegli alberi ma, purtroppo, è servito a ben poco.
Sembra lontano il giorno in cui i Corvi lasceranno quegli alberi a meno che non si autorizzi l’apertura della caccia direttamente in Piazza Vittorio Emanuele.
Per il bene di Pachino la gente comune si è spesso auspicata “pace politica e cambiamento” affinché chi amministra possa avere la possibilità di portare avanti le azioni del programma. Ma la “Pace” in quella piazza si festeggia soltanto per Pasqua dove tutti elegantemente vestiti si scambiano forti strette di mano, ipocriti baci e languide carezze mentre il Corvo scruta tutti dall’alto del suo ramo ispirandosi a quello che scriverà nella prossima puntata.
Pasquale Aliffi