Non consento a nessuno di cancellare la memoria, di mortificare la verità e soprattutto di calpestare il generoso lavoro fatto dalle donne e dagli uomini che in cinque anni di sindacatura mi sono stati fianco a fianco per il bene comune della nostra Pachino.
Apprendo infatti che si è scatenata una vera e propria corsa, fra sciacalli, per accaparrarsi politicamente il merito del finanziamento del progetto presentato dalla mia amministrazione nel 2017 a valere sulla misura 7.2 del PSR.
Per chi ci ha seguito fino ad ora, si tratta del progetto sul rifacimento della #fognatura di #Marzamemi, dell'impianto fotovoltaico del depuratore, dell'impianto di biomassa all'istituto Brancati e del restauro dell'edicola votiva dei San Giuseppe.
E sono costretto ad intervenire pubblicamente non per rivendicare i meriti di quel finanziamento, perché anche le pietre sanno che quello è un progetto nato, ideato e portato avanti integralmente dalla mia amministrazione.
Intervengo per impedire che il buon lavoro fatto dalla mia squadra sia appropriato da quattro sciacalli, da qualche questuante e qualche frustrato arrivista che hanno solo devastato la città.
Chi oggi rivendica di avere regalato per il tramite di associazioni progetti al Comune, mente sapendo di farlo, perché quella che oggi viene spacciata per regalia, e mi riferisco al restauro dell'edicola votiva di San Giuseppe,è oggi un intervento finanziato dentro il progetto presentato dalla mia amministrazione, Ma questi soggetti che oggi parlano di regalia non dicono che in realtà mi avevano chiesto oltre 20 mila € per la parcella e per la consulenza storica! ... ovviamente li cacciai fuori dalla mia stanza sbraitando e ancora oggi, a distanza di anni, alcune persone ricordano l'episodio....
Il progetto di rifacimento della fognatura nasce dall'innesto di un precedente progetto definitivo dell'ing. Russo (incarico risalente ai tempi della gestione commissariale della dott.ssa Margherita RIzza, anni 2006/2008) con quello dell'ing. Iacona a cui fu dato l'incarico del progetto esecutivo dalla mia amministrazione.
L'idea di inserire nella misura 7.2 l'impianto fotovoltaico del depuratore nasceva dalla mia esigenza, e di quella degli uffici ecologia e ragioneria, di sgravare il costo dell'energia elettrica di almeno 400 mila euro l'anno.
Sfido pertanto questi cialtroni, ciarlatani e sciacalli, oggi intenti in una surreale corsa per accaparrarsi politicamente i meriti di questo finanziamento, a smentire quanto ho appena detto.
L'apporto dato da questi signori, è stato pari a zero. Tutta la loro energia è stata diretta non al bene comune, a dare un contributo fattivo al Comune e alla collettività, ma a mandare a casa con meschine bugie e luride menzogne (le stesse che dicono ora auto attribuendosi meriti che non hanno e non possono avere) una fra le migliori amministrazioni che ci siano state a Pachino.
Avessero almeno la decenza di starsene zitti!.... ricordate che non sono espatriato, e nemmeno le donne e gli uomini della mia squadra. Continuiamo a vivere a Pachino vedendo quello che dite e fate!
Roberto Bruno