PACHINO - Abbiamo letto dell’ennesima iniziativa roboante del Sindaco Bruno, dell’incarico all’Arch. Cangemi per la revisione del PRG. di Pachino.
Fosse solo per l’incarico conferito ci verrebbe da dire:
sta buttando altri 98 mila euro dei pachinesi.
Ma la cosa triste è che, mentre i dipendenti non sanno nulla in merito ai loro stipendi e il Tesoriere blocca ogni pagamento per la presenza di un buco nella cassa di almeno 3.800.000,00 euro, il Sindaco, che è l’unico a Pachino a fare campagna elettorale, continua a impegnare somme che la città non ha e non può spendere.
Una città in dissesto economico (e forse politico) avrebbe bisogno di ben altro approccio ai problemi e invece il Sindaco si lancia in campagna elettorale con l’unico obiettivo di mantenersi quel famoso sgabello scomodo che poi così scomodo per lui non è.
Ma la storia del PRG di Pachino è più complicata di come la descrive il Sindaco.
Tra incarichi vari all’Arch. Matticari, all’arch. Anelli, ai componenti di Urban Lab (creato dal Sindaco), e, infine, all’Arch. Gangemi il Comune di Pachino ha impegnato somme per € 338.168.05 senza avere in mano nemmeno una bozza di progetto di massima.
All’arch. Matticari è stato anche revocato l’incarico nel 2015, creando l’ennesimo contenzioso per circa 36 mila euro di somme che il progettista ha chiesto in pagamento al Comune di Pachino.
Ma la cosa che ci lascia sgomenti è il fatto che il nuovo incarico viene dato solamente oggi, a distanza di 4 anni dalla revoca del precedente incarico e dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Ci chiediamo quali sono le linee guida sulle quali il nuovo tecnico dovrà lavorare. Sono le stesse che aveva deliberato il Consiglio Comunale il 22.2.2011? se si, ci chiediamo: sono ancora attuali quelle linee guida a distanza di 8 anni o sarebbe stato necessario rivederle?
Chi eserciterà questo potere di indirizzo nei confronti del nuovo progettista in assenza del Consiglio Comunale?
Questi trucchetti da politicante della Prima Repubblica, che contrastano con gli slogan sulla trasparenza e la legalità sempre sbandierati dal prode Bruno, non potranno cancellare il disastro e le macerie che sta lasciando in città.
I dipendenti lasciati senza stipendi non si sa fino a quando, la città trasformata in una pattumiera a cielo aperto, le opere pubbliche ferme al palo e la riscossione sempre più in caduta libera, lasceranno di questo sindaco e della sua amministrazione un triste ricordo per diversi anni.
Noi di CambiaMenti vigileremo sino all’ultimo giorno, che speriamo arrivi presto, sull’operato di questa amministrazione e saremo pronti a chiedere loro il conto dello sperpero dei nostri soldi.
Il Direttivo e i Consiglieri di CambiaMenti