Le ultime Elezioni Amministrative del 6 e 7 maggio hanno evidenziato un’onda nuova nel Paese.
L’antipolitica.
L’affluenza alle urne è ulteriormente calata rispetto a 5 anni or sono, nonostante il cittadino è stato spronato a recarsi al seggio da una miriade di candidati nei vari Consigli Comunali.
La disaffezione dei cittadini verso la politica ha creato 2 nuovi Partiti: quello “degli astenuti” e quello degli “arrabbiati” che ha rafforzando il neonato Movimento dei Grillini che a parole si erge a salvatore della Patria. Con il solo spirito critico Di Pietro (IDV) e Grillo (5 stelle) sono riusciti ad attirare il voto di protesta del cittadino medio fortemente vessato da una miriade di tasse da affrontare sempre con lo stesso stipendio che continua sempre più ad impoverirsi del suo potere d’acquisto. Mentre altri cittadini che non hanno più uno stipendio per i continui licenziamenti sono stati colpiti da una nube depressiva che li costringe a fare anche gesti inconsulti.
Questo voto di protesta deve far riflettere l’intera classe politica. L’elettore ha inviato dei precisi forti segnali:
Il cittadino è stanco dei privilegi della classe politica in un momento di crisi economica globale.
Il cittadino è stanco di venire a conoscenza quasi giornalmente di uomini politici che si appropriano di milioni di euro destinati al finanziamento dei partiti mentre aumentano i casi di suicidio per “lesa dignità personale”.
Il cittadino è stanco di non poter scegliere la persona da votare rispetto alla legge “porcellum” che solo a parole i politici dicono di voler cambiare.
Il cittadino medio è stanco di dover pagare le stesse tasse in egual misura che si richiedono ai cittadini privilegiati senza che nessuno guardi allo stato sociale di provenienza.
Quegli elettori che invece sono andati a votare hanno premiato i vari Sindaci che ha ben amministrato rispetto a chi a ben sperperato, a prescindere dall’appartenenza politica. Tant’è che Tosi è stato rieletto Sindaco di Verona nonostante La Lega Nord sia un partito a pezzi per le note vicende truffaldine. Mentre a Palermo, stanchi per un lungo periodo ritenuto di cattiva gestione, è stata data fiducia alla persona Orlando che come slogan diceva di saper fare il Sindaco per averlo già fatto.
Altro dato evidente che è stato rilevato in queste elezioni amministrative è stato l’ulteriore positivo “battezzo del voto”(dopo Campania e Basilicata) brillantemente superato dal neonato Partito del Grande Sud che in diversi Comuni ha piazzato propri uomini molti dei quali arrivati al ballottaggio. Questo è un partito nuovo che ha attirato da subito le simpatie dell’elettorato per il modo di stare nel territorio, vicino alla gente con cui si impegna a riequilibrare l’Italia rispetto al grande squilibrio creato dalla Lega verso il Nord durante gli ultimi vent’anni di continui ricatti di Bossi a Berlusconi.
Altro dato eclatante è stata la sconfitta riconosciuta anche da Alfano nuovo Segretario del PDL.
L’elettorato ha ritenuto responsabile della crisi economica che sta attraversando l’Italia gli ultimi partiti di governo (PDL e Lega) a prescindere dalla crisi globale ma soprattutto è sdegnato dagli atteggiamenti non più difendibili e giustificabili tenuti nel privato dal Silvio Nazionale.
La rabbia per quanto sta accadendo negli ultimi anni di crisi rende smemorati anche gli elettori che solitamente votavano per il Centro Destra, i quali non ricordano bene le lacrime e sangue sopportati negli anni dei Governi Amato e Prodi che pur di farci entrare in Europa (cosa che ritengo giusta) riuscirono a svendere il valore della Lira nel commutarla in euro.
Questo risultato elettorale, pertanto deve servire da monito per la politica in generale affinchè le velleità dei Partiti per le prossime elezioni Politiche del 2013 non possano e non debbano prescindere dal confronto con le legittime aspettative della gente fortemente sottolineate con questo voto di protesta.
Cav. Pasquale Aliffi