PACHINO - Noi GD di Pachino ci uniamo all’allarme lanciato dal Centro Studi Ibleo per voce del presidente Ezio Palazzolo. Come ente capofila del progetto per il gruppo di amministrazioni di Avola, Noto, Portopalo, Rosolini, l’ente pachinese ha ricevuto la somma di 450.000 euro sulla quale sorge il sospetto di una possibile devoluzione ad altre “priorità” individuate da Bonaiuto & co.
450.000 euro per ridare luce alla creatività dei giovani, per permettere alle nuove generazioni di dare slancio ad una economia da tempo paralizzata, per rendere vive le speranze di chi ha smesso di sognare dinanzi alla corruzione dilagante e ad una dirigenza alquanto invecchiata.
Ancora una volta questa amministrazione non si smentisce. Ha disatteso nuovamente i propri impegni e ciò acquista maggiore valenza nei confronti di un progetto rivolto ai giovani.
La minaccia di una protesta da parte degli operatori dimostra che l’amministrazione Bonaiuto è solo buona a foraggiare le poltrone di parenti e amici, senza dimostrare rispetto ed interesse nei confronti di chi lavora senza vedere un euro.
Siamo disgustati di un comune diffidato, indagato, sfiduciato dai cittadini, tacciato di sregolatezza, poco trasparente, retto da soggetti incapaci, irresponsabili e che non riescono a dare risposte, che non paga chi presta il suo servizio e che sperpera il denaro pubblico.
Non esiste un’immagine più chiara: Bonaiuto come Berlusconi. La sua attività amministrativa, priva di credibilità, ha reso Pachino la città zimbello della provincia. Il crollo del suo progetto politico ha inferto il colpo di grazia alla città. Paolo Bonaiuto è emblema del fallimento di una intera generazione, incapace di gestire la cosa pubblica, dalla quale avremo in eredità solo macerie.
È necessario, alquanto vitale, un cambiamento.
Nuove elezioni e una nuova classe dirigente: giovane.
Il coordinatore dei GD
Vitaliano Dilorenzo
Il portavoce dei GD
Corrado Carnemolla