Blandizzi: “Gli incontri per una Grande Coalizione si susseguono ogni giorno. Per ora i dirigenti provinciali dei partiti las
Perseguire il “modello Carlentini” per risanare il Comune di Pachino. Questa la ricetta di Michelangelo Blandizzi, già vice sindaco del comune della zona sud, in vista delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale.
A che punto sono le trattative politiche? “Direi che siamo a buon punto. Gli incontri si susseguono di giorno in giorno tra i partiti maggiormente rappresentativi e le liste civiche. Mi risulta, per esempio, che l’On. Vincenzo Vinciullo si sia incontrato con alcuni esponenti del centro sinistra per cercare di trovare una soluzione comune al fine di designare un candidato sindaco che possa ottenere il gradimento di tutto l’arco costituzionale. Devo aggiungere, però, che questa è una fase delicatissima. Ritengo, quindi, che al momento i dirigenti provinciali dei partiti debbano stare a guardare e permettere che siano le forze locali in campo a gestire la questione”
Che cosa la fa essere così ottimista per la realizzazione di questo progetto? “il fatto che negli ultimi anni tutti i partiti a Pachino si siano coalizzati per fare fronte comune contro il pessimo lavoro svolto dall’ex sindaco Campisi. Il comune di Pachino, oggi, versa in una condizione di indebitamento spaventosa. Grazie al comportamento adottato dalla passata amministrazione tutti i partiti si sono uniti perché si sono resi conto che la situazione lasciata è davvero drammatica”
Ma lei è stato vice sindaco di quell’amministrazione…. “Si, è vero. Non deve dimenticare che il sottoscritto insieme a tutti gli altri componenti della giunta si è dimesso un anno fa. La situazione era diventata insostenibile. Non solo ci accorgevamo che man mano si andava avanti il comune si avvicinava sempre di più verso il baratro del dissesto finanziario, ma ci accorgevamo che il sindaco non faceva nulla per cercare di salvare la situazione la situazione, anzi faceva di tutto per impedire che noi potessimo salvare il salvabile. Questo sindaco ha permesso che in un comune con meno di 21 mila abitanti ci siano ben 12 dirigenti. Aggiungo che dopo le nostre dimissioni il sindaco cominciò a mettere in campo tutta una serie di azioni, che successivamente hanno comportato l’intervento della magistratura. Il frutto di quella gestione, che definire scellerata è un eufemismo, si vedrà il 4 e l’11 dicembre prossimo, quando l’ex sindaco Campisi dovrà comparire davanti al GUP per rispondere di ben 19 capi di imputazione”
Cosa fare quindi per risanare il comune? “Intanto eliminare tutti gli incarichi esterni; diminuire almeno del 50% gli emolumenti per sindaco ed assessori; diminuire a tre i comparti del comune con il relativo ridimensionamento del numero dei dirigenti; realizzare la discarica in territorio di Pachino, in maniera che il comune possa risparmiare parecchi milioni di euro, che attualmente spende per conferire in altri siti. Un altro provvedimento importante per risanare le casse comunali potrebbe essere l’avvio delle attività per trasformare la destinazione d’uso di moltissime case rurali. Sanare queste case comporterà un introito importante per il comune. Attualmente moltissimi cittadini non sono in condizione di poter vendere o trasferire ai propri congiunti queste case. Ecco perché questo progetto potrebbe bene attecchire, perché i primi a volerlo sono i cittadini. Aggiungo che attualmente il comune spense cifre non indifferenti per pagare l’affitto di stabili dove sono allocati uffici comunali.Questi affitti dovranno essere drasticamente ridimensionati perché attualmente vi sono molti locali di proprietà del comune vuoti. Mi auguro che questo processo di risanamento lo avvii l’attuale commissario straordinario Margherita Rizza, so che ne ha le capacità visto l’egregio lavoro svolto a Carlentini durante il periodo del suo commissariamento”.