«Ci chiamano barbari» - Lotte sociali e movimento sindacale in Sicilia nel secondo dopoguerra (1943-1950)

«Ci chiamano barbari» - Lotte sociali e movimento sindacale in Sicilia nel secondo dopoguerra (1943-1950) La Sicilia, con le sue peculiarità storiche, geografiche ed economico-sociali, si presenta come un interessante case study delle lotte del secondo dopoguerra e del legame fra questo ciclo di agitazioni e la rinascita del movimento sindacale. Sin dai mesi dell’occupazione alleata si apre infatti una lunga stagione di conflitti sociali contro la miseria, la disoccupazione e il carovita. Accanto ai contadini in lotta per l’applicazione dei «decreti Gullo» si scopre anche una vasta schiera di altre categorie lavoratrici (edili, minatori, braccianti) che diventano presto protagoniste di un’ampia mobilitazione. A ciò fa da contrappeso la dimensione antisindacale della violenza mafiosa e della repressione poliziesca, a cui il sindacato risponde a livello locale con la costruzione capillare delle proprie strutture e con la formazione dei dirigenti. È fra queste figure che si compie l’alfabetizzazione alla politica, ai diritti e alla democrazia dei lavoratori siciliani, all’interno della prospettiva politico-sindacale offerta dalla Cgil a livello nazionale.

L'AUTORE
Roberto Bruno
, laureato in storia contemporanea (Bologna), si è addottorato con una tesi sui modelli sindacali nella storia d’Italia (Catania). Borsista biennale della Scuola Superiore di Studi di Storia Contemporanea presso l’INSMLI (Milano), si occupa di temi sindacali e di storia della Sicilia in età contemporanea. Collabora attualmente con la cattedra di storia presso l’Università degli Studi di Catania.

http://www.edizioniesi.it/dettagli_articolo.php?id=3038&tipologia=volumi_collane&titolo
Pubblicata da: Corrado Modica il 07-11-2011 14:22 in Segnalazioni

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Corrado Modica
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