Avremmo preferito soprassedere alle polemiche dei giorni passati, dato che non ci appartiene il modo sguaiato di agitarsi che sembra invece tanto piacere ad alcuni nostri ex amministratori, facendo volare insulti personali con la scusa dello scontro politico. Uno stile che nei consigli comunali e nella vita politica cittadina di questi ultimi anni è diventato praticamente normale. Ma sbaglia chi crede che il nostro degrado sociale riguardi solo la spazzatura sparsa sulle strade: ci sono episodi, come quello su cui ci soffermiamo ora, che dovrebbero preoccuparci tutti.
In un comunicato di una settimana fa, nel tentativo di riportare sui giusti binari un dibattito, iniziato con un attacco sul piano personale dall'ex sindaco Campisi, (partendo da critiche rivolte all'operato politico di un nostro associato traeva conclusioni che riguardavano l'associazione nel suo insieme), avevamo voluto ribadire il ns. giudizio negativo sull'amministrazione passata, “…responsabile ai nostri occhi di avere concorso a creare le disastrose condizioni economiche in cui versa l’Ente e di cui tanto si parla, insieme alle amministrazioni che l’hanno preceduta.”
Riportare le frasi tra virgolette è d'obbligo, se si vuole capire cosa stiamo dicendo.
Questa affermazione ha indotto l'ex Sindaco Campisi a minacciare il presidente di Città Etica, Giancarlo Barone di dover rendere conto in tribunale di quanto affermato, ancora una volta spostando l'attenzione sul piano personale, e con fare intimidatorio.
Eppure se un Comune giace sull'orlo del dissesto finanziario (ci pare che non si parli d'altro), il minimo (ma proprio il minimo) che si può dire è che l'amministrazione in carica (e quelle precedenti) abbia concorso (si badi la cautela: non "determinato" bensì "concorso") a tale condizione. Non i partiti dell'opposizione, nè gli ignari cittadini, ma proprio l'amministrazione, la sua giunta e i consiglieri di maggioranza. Sfidiamo chiunque a negare questa ovvia, cristallina, elementare deduzione.
A noi non interessa replicare a personalizzazioni e minacce di querele e per dare "spiegazioni precise" ci limitiamo alla semplice lettura dei bilanci dell'Ente nell’ultimo decennio (compresa l’ultima amministrazione). Da questi emerge chiaramente come a fronte di una continua crescita della spesa non sia corrisposto un adeguato incremento delle entrate, causa principale della grave situazione economica. Se poi ci si vuole confrontare su una verifica della qualità delle spese sostenute, ovvero se queste siano state sempre rispondenti a principi di sana, oculata ed economica gestione, allora magari potrebbe emergere che le "spiegazioni" devono chiederle i cittadini di questo paese a tutti gli ex-amministratori.
Quello che fa veramente preoccupare è l'idea che si debba chiudere la bocca al cittadino, o a gruppi di cittadini riuniti in associazioni, qualora abbiano l'ardire di "mettere il naso" in cose che non dovrebbero.
"Vorrei sapere chi sono queste persone che fanno parte di Città Etica" tuona Campisi. A lui non interessa una Associazione, una sigla, un'etichetta. Vuole i nomi e cognomi. Vuole l'elenco. Per fare cosa?
Ecco l'intento intimidatorio. Ecco la foga verso la persona Giancarlo Barone, la persona Turi Pintaldi, la persona Franco Lao, attaccato nel Giugno scorso, non l'idea o il gruppo che rappresentano.
Persone sfrontate che parlano "senza che nessuno abbia concesso loro il ruolo di moralizzatori" (sono queste le incredibili parole adoperate dall'ex Sindaco) e rivendicano addirittura il diritto di poter parlare senza prima chiedere la concessione di nessuno.
Ebbene: la nostra associazione è fatta di cittadini liberi, e non ha bisogno dell'autorizzazione di nessuno per prendere la voce ed esprimere civilmente il proprio dissenso verso fatti ed episodi che riguardano la vita della nostra collettività. Tutto questo si chiama libertà di espressione e di critica.
C'è un modo tutto particolare di vivere la politica in certi ambienti, che consiste nel dirsene di tutti i colori in aula consiliare o dalle pagine dei giornali, per poi andare tutti o quasi (con l’eccezione di pochi politici seri) al bar a prendere il caffè insieme. Perchè fuori dal teatrino della politica, è tutta gente simpatica, in fondo. Quelli che invece sono proprio antipatici, sia a destra che a sinistra, sono coloro che quando vedono una cosa storta la disapprovano, persino se gli si offre loro il caffè al bar.
Da questa posizione di antipatici, ci permettiamo di ricordare al prossimo sindaco (fosse anche il Campisi-due reintegrato dal Tar) che lui, gli amministratori e i suoi consiglieri lavorano per i cittadini che li hanno votati. Sono in altre parole i dipendenti di tutti noi, lavorano per noi coi nostri soldi e come tali sono soggetti al giudizio e alla critica continua. Al prossimo dipendente che siederà dietro la scrivania di Sindaco chiederemo conto e ragione di quello che fa e soprattutto di quello che non fa.
Ecco spiegato, in due parole, il ruolo di Città Etica.
Se questo lo si vuole teatralmente definire, (come fa Campisi) "santa inquisizione…. che ci riporta indietro di mille anni" lo lasciamo al giudizio dei cittadini.
Per noi, invece l'impressione che ricaviamo da questa insofferenza verso le opposizioni ed il pensiero critico, è che si voglia tornare indietro di una settantina di anni.
Infine sulla perentoria affermazione che sono meglio "mille liste civiche che fare un passo indietro di dieci secoli", essendo sotto gli occhi di tutti il vicolo cieco nel quale ci siamo cacciati proprio con l'eccesso di liste civiche, la delegittimazione dei partiti, e l'inquinamento della politica da parte di chi ci deve trovare il pane e la ricchezza per se stesso e non per la collettività, preferiamo che si commenti da sola.
Invitiamo i partiti politici, le libere associazioni e tutti i cittadini ad esprimere la loro opinione su questi argomenti, perchè noi li riteniamo di importanza vitale per la dignità della nostra città. Lo facciano nei modi in cui meglio credono, ma prendano la parola per non caricarsi di un colpevole silenzio.
Il Direttivo di Città Etica