... ricevo dal Presidente del Comitato Pro Marzamemi Pasquale Aliffi e pubblico la seguente comunicazione:
Al SINDACO DI PACHINO
E, per conoscenza:
Ai cittadini ed agli amatori di Marzamemi
In seguito alla mia volontà, sufficientemente già espressa, di “interessarmi meno” alle problematiche che negli anni hanno attanagliato il piccolo Borgo di Marzamemi, mi è d’obbligo fare una piccola ultima analisi di questi 9 anni trascorsi in cui, da semplice cittadino, penso di aver contribuito (nel mio piccolo) con una forte azione mediatica (lettere agli Enti preposti, giornali ed internet) ad evidenziare tali problematiche e di conseguenza a far si che gli Enti devoluti a tali risoluzioni venissero “costretti” a risolverli o quanto meno a prenderli in considerazione.
Nel 2001, anno in cui nasce ufficialmente il mio interessamento per il mio luogo natio, Marzamemi aveva toccato completamente il fondo. Acqua razionata, fognatura che fuoriusciva in più punti, condotta fognaria ed idrica che si mischiavano tra loro, interesse per ordine pubblico inesistente, Contrada Spinazza abbandonata, allagamenti costanti nella zona del Canneto in via Deodato, il restringimento del porticciolo della Balata che rischiava e rischia il completo insabbiamento, la problematica della posidonia oceanica (alghe), la Chiesetta sconsacrata lasciata in mani private alla mercè degli agenti atmosferici, l’ufficio postale la cui facciata e l’alluminio anodizzato nulla hanno a che fare con il circostante ambito della splendida piazza Regina Margherita, la questione parcheggi e la relativa viabilità, la questione territoriale etc. Tante di queste cose purtroppo esistono ancor oggi o sono esistite fino a poco tempo fa per il disinteresse di Amministrazioni Comunali che avevano poco a cuore le sorti di Marzamemi.
Sono cose che tu le conosci molto bene avendolo constatato io personalmente in un nostro incontro romano del 2005, dove le nostre soluzioni di tali assurde problematiche combaciavano perfettamente e dove presi la decisione di spendermi per la tua candidatura a Sindaco di Pachino, prima nel 2006 ed in seguito nel 2009, affinchè, poi, avessi avuto la possibilità di ritirarmi in buon ordine da questo ruolo che per 9 anni è stato in cima ai miei pensieri per cercare di migliorare la qualità della vita del cittadino e, contemporaneamente, per far si che la mia Marzamemi (di cui spesso mi sono vergognato per il disinteresse della varie amministrazioni Comunali succedutesi nel tempo) fosse conosciuta in tutta Italia con una azione Promozionale che dura dal 2003 (organizzazione del Tuna Folk Festival, Sagre di Pesce e della Festività di S. Francesco di Paola).
Siamo un po’ oltre un anno dalla tua elezione e già ho intravisto chiare le basi che hai gettato per il concretizzarsi di quei nostri discorsi romani e per l’eliminazione di diverse problematiche sopra descritte. Tutto questo mi riempie di speranza e mi ha fatto prendere la decisione anticipata di “interessarmi meno” di Marzamemi (di cui comincio a non vergognarmi più).
La risoluzione della problematica idrica dopo mezzo secolo di schiavitù dalle autobotti; la sparizione di quel tappeto di auto dalla Balata; il cessato disordine delle bancarelle; l’incremento turistico ravvisato questa estate dai commercianti che si sono sentiti in dovere di ringraziare l’amministrazione Comunale per la bellissima stagione di spettacoli ed intrattenimento superiore di gran lunga a tutte quelle che si ricordano negli ultimi 30 anni a questa parte; la completa sparizione della Posidonia Oceanica che negli ultimi 6 anni amministrazioni del passato avevano fatto ammucchiare alla Balata dando un cattiva immagine ai turisti; l’eliminazione, con semplici provvedimenti, della puzza dai cassonetti della spazzatura che si offriva ai turisti lungo la passeggiata serale e notturna; l’eliminazione dell’altrettanto forte puzza che si sorbivano i turisti proveniente dal Canale di scolo e da sotto il ponticello del pantano; il posizionamento di gabinetti pubblici etc hanno fatto si che questa stagione estiva possa essere considerata in definitiva “più che sufficiente”.
Detto questo, però, permettimi di ricordarti in questo scritto, che per me rappresenta una specie di “testamento” per il futuro miglioramento di Marzamemi, una serie di accorgimenti che qualora da te condivisi potranno far diventare il nostro Borgo Marinaro ancora più affascinante. Nonostante i succitati evidenti miglioramenti sopra trascritti, facendomi portavoce delle diverse lamentele della gente (turisti, oriundi e residenti) elencherò tali accorgimenti facilmente correggibili già dalla prossima stagione estiva:
- Parcheggi
bisogna mettere mano ad un piano parcheggi che non si basi annualmente sulla volontà o meno dei privati di concedere i propri terreni per parcheggi più o meno organizzati senza alcun raccordo fra di loro. Il Comune dovrebbe aumentare il numero dei parcheggi mettendoli in collegamento fra di loro con navette che porterebbero con un tour fra i parcheggi i visitatori al centro del paese che in estate dalle 19 fino alle 02.00 dovrebbe essere rigorosamente Isola Pedonale chiudendolo dalla Madonnina da una parte e da via Montoneri dall’altra.
- Viabilità
Qualora non se ne possa fare a meno e, per sfruttare anche il parcheggio “Commendatore”, si potrebbe ripetere l’ottima esperienza fatta 4 anni addietro quando le transenne per la chiusura al traffico (zona Ztl.) erano poste all’ingresso di via Montoneri (villa Deodato) e le auto che volevano usufruire di quel parcheggio oppure quelle dei residenti autorizzati con Pass auto entravano in un percorso obbligato con transenne gestito direttamente dal responsabile del parcheggio e tornavano indietro in quel tratto di 30 metri. Tutto ciò per eliminare quello che c’è stato negli ultimi due anni e cioè una continua giostra di auto che girano dentro Marzamemi alla ricerca di un posto per parcheggiare che non sia in un posteggio a pagamento ma bensì un posto davanti le porte di ingresso della gente molto infastidita da tale turbinio di gas di scarico.
- Ordine Pubblico
La movida di cui è diventata famosa Marzamemi non può continuare ogni notte fino alle 07.00 del mattino dove, per colpa di maleducati clienti della notte e di ragazzi pieni di alcol e di fumo, prima o poi qualcuno esasperato sarà costretto a compromettersi. Anche i genitori di una parte di quei ragazzi che vengono a Marzamemi per villeggiare dopo una ragionevole ora della notte (le ore 03.00) vorrebbero dormire altrimenti l’anno successivo non torneranno. Mentre la maggior parte dei ragazzi che restano all’interno del paese fino alle 07 del mattino provengono da Pachino o dalle zone limitrofe dove i loro genitori dormono sonni tranquilli, al contrario della gente (residenti, oriundi e turisti) che non può farlo per mesi interi dentro Marzamemi. D'altronde questo tipo di “movida” o per meglio dire “disturbo notturno" ha un ritorno economico che interessa soltanto pochissimi esercenti (la maggior parte chiude i battenti entro le 02.00), a differenza dei tantissimi cittadini che si sentono continuamente disturbati.
Per le altre cose da risolvere ci penserà la tua lunga esperienza di Amministratore mentre da parte mia, oltre a continuare a fare promozione con l’Associazione Promozionale Sud Orientale Sicula, se lo vorrai, potrò mettere a tua disposizione la mia esperienza acquisita nell’ambito della pratica legale da produrre per la richiesta di scorporo territoriale nei confronti di Noto ed i corposi elenchi di firme da me raccolte da parte di gente pachinese abitante in quei territori o comunque di cittadini che vogliono passare sotto legida del Comune di Pachino poiché Noto non riesce a dare servizi per la stragrande porzione di territorio che gestisce. Infatti per migliorare e risolvere l’assurda situazione della Spinazza e di quelle 30 famiglie di Marzamemi ricadenti nel territorio di Noto bisogna mettere mano alla pratica che abbiamo inziato nel 2007 con la nascita dell’Associazione “Autonomia Pachinese” che vuole passare la mano all’amministrazione Comunale per togliere legalmente a Noto quel territorio che appartiene ai Pachinesi per un “interesse qualificato” così come espressamente citato dalla legge regionale n° 30 del 27.12.2000.
Per il resto, per il bene del paese, ti auguro buon lavoro, nella sincera consapevolezza che sto facendo la scelta giusta ma nella speranza di non essere mai costretto in futuro a tornare sui miei passi. BUON LAVORO SINDACO!!!
Pasquale Aliffi