Ricevo da Turi Borgh e pubblico la seguente comunicazione:
Quanta confusione sotto i tetti comunali. Non si può definire altrimenti ciò che leggiamo e sentiamo nel cosiddetto mondo politico pachinese.
L’ultima vicenda, che sembrava essersi conclusa, quella relativa alla tematica ambientale e alle numerose discariche abusive nel nostro territorio, portata alla ribalta dalle denunce di Salvatore Maino, ritorna d’attualità con un taglio più politico, ma anche più polemico. Anzi, fortemente polemico.
L’argomento su cui verte tale polemica, sollevata da Forza del Sud, si basa sull’impegno preso dal sindaco, a seguito di un protocollo d’intesa con l’associazione presieduta da Maino, ad aumentare gli sforzi finanziari del comune per risolvere, almeno in parte, le criticità ambientali evidenziate dall’associazione “Scieri e Muciare”. Tale impegno, infatti, precedentemente richiesto dall’assessore all’ecologia, appartenente appunto a Forza del Sud, e inizialmente negato durante l’iter del bilancio, viene accolto e rilanciato dal sindaco con la firma di un protocollo d’intesa con l’associazione ambientalista.
Le osservazioni critiche che esprime Forza del Sud, sulla stampa di oggi, possiamo dire, dunque, che sono essenzialmente di due tipi:
la prima è che il sindaco ha loro negato tale sforzo economico, in virtù di necessità di risparmio economico, nonostante le rivendicazioni in sede di bilancio, addirittura nonostante le richieste delle opposizioni, e ammettendole invece a seguito di una polemica giornalistica;
la seconda, ancora più sorprendente, è che il protagonista di tale modifica d’orientamento sia un semplice cittadino, Salvatore Maino appunto, che si è permesso di fotografare lo scempio ambientale e chiederne la bonifica. Dico che le osservazioni dei politici arancioni di Pachino sono sorprendenti perché contraddicono se stessi e i principi democratici e di correttezza politica.
Se hanno queste difficoltà con il sindaco, ed è chiaro come il sole che ce l’hanno, come mai non si svolge tutto in maniera trasparente, magari aprendo una crisi politica consentendo un vero dibattito politico nella città?
Perché si preferisce pressare sul primo cittadino, con strane polemiche giornalistiche, solo per nascondere il reale malessere tra le forze di maggioranza?
Se l’assessore viene così umiliato e ignorato dal sindaco, che non ritiene di accogliere le richieste di un suo fedele alleato, forse il più fedele, perché costui non si dimette ?
Che ci sta a fare un assessore, se non riesce a farsi ascoltare? Come mai il gruppo consiliare non esprime anche in consiglio comunale, la sua sede naturale, tutte le perplessità, i malumori e le proteste che vive?
E proprio il gruppo consiliare, di contro, non dovrebbe avere quel sentimento di invidia e di ostilità che manifesta nei confronti di Maino. Dire che non si può mandare la ditta Busso a pulire aree del territorio, soltanto perché un cittadino ha fatto delle fotografie, invece di valutare se tra quelle foto vi siano invece, come in effetti sono, pezzi di paese reale, è denigrante per chi si esprime in tale modo. E già, purtroppo, ne abbiamo contezza, ricordando le infelici battute dell’assessore di qualche giorno fa, quando parlò di associazione a carattere familiare.
Che siano mille o siano due gli associati della “Scieri e Muciare”, non dovrebbe interessare un assessore, un gruppo consiliare o addirittura un intero partito, dovrebbe contare il merito della questione, se è vero o no ciò che viene denunciato. Mi sembra un principio democratico e di correttezza politica che, evidentemente, costoro ignorano. Bisognerebbe avere la capacità di valutare i fatti e non le intenzioni, peraltro tutte legittime. Come se avere ambizioni politiche debba essere prerogativa di alcuni e non di tutti. Personalmente, ritengo che il lavoro che ha svolto Maino sia incredibile e forte. Mi dispiace e mi rammarico di non essere stato io a fare le denunce e il lavoro che ha fatto lui, ma così è e bisogna dargliene atto e merito e non attaccarlo. Ritengo, anche e soprattutto, che il lavoro svolto da lui evidenzi una cosa ancora più grave, che il lavoro di controllo e di verifica delle attività dell’amministrazione comunale viene svolto da un singolo, coraggioso, cittadino, unitamente ad un’associazione che lo sostiene, cercando carte, atti e documenti. Un’attività che dovrebbe essere, invece, il pane quotidiano di un consiglio comunale, il quale, senza alcun sussulto di dignità, ha abdicato al suo ruolo, diventando solo la cassa di risonanza di una giunta municipale.
I Venti consiglieri comunali dovrebbero essere il vero incubo di un sindaco, consapevole di avere addosso almeno quaranta occhi, vigili e attenti, su ciò che svolge. Purtroppo, come abbiamo detto, questo lavoro viene lasciato ad altri e il fatto paradossale è che si leggono sui giornali lamentele nei confronti di chi svolge tale lavoro di supplenza.
Per questo chiedo ai consiglieri comunali, un sussulto di dignità, ma soprattutto di umiltà. Accettate l’idea che esistano persone, anche fuori dai partiti, che hanno a cuore il bene comune, accogliete le idee e verificate i fatti. Di parolai, ne abbiamo già troppi, per nostra sfortuna ai vertici amministrativi.
Fatti, non parole.
Questo è quello che la città chiede ai propri amministratori e questo è quello che essi dovrebbero rispondere.
Fatti.
Pachino, 29/01/2011
Turi Borgh