Pachino 6/3/2009
Mi preme fare una precisazione in merito alla notizia pubblicata mercoledì 4 Marzo sul Giornale di Sicilia.
In quell’articolo, nel quale veniva segnalata la mia personale adesione al “Progetto Pachino”, il giornalista aveva ritenuto opportuno ricordare la mia qualifica di Presidente di Città Etica.
Purtroppo l’accostamento si presta a facili strumentalizzazioni, e rischia di creare malcontento sia perché Città Etica non ha fatto alcuna dichiarazione di “adesione in blocco” al progetto Pachino, sia perché l’impegno personale dei nostri associati nella politica attiva avviene solo sulla base di personali scelte ideali, e nient’altro.
Chiedo a tutti gli amici che svolgono il lavoro di informare attraverso la stampa, in queste settimane pre elettorali, il favore di usare più cautela nell’adoperare il nostro nome (e non solo il nostro) dato che la confusione è già tanta e non è il caso di alimentarne altra.
Per correttezza di informazione aggiungo che la nostra Associazione, nel corso di questa tornata elettorale, ha scelto di dedicarsi alla:
- analisi del contesto politico locale;
- promozione di dibattito e confronto tra le forze politiche in campo;
- promozione e diffusione di comportamenti etici nell’impegno politico;
-richiesta di promozione ed adozione di codici etici tra i partiti ed i movimenti partecipanti alla competizione elettorale amministrativa.
Tale intendimento è tuttavia perseguibile solo garantendo l’imparzialità dell’associazione nei confronti dei vari attori politici e rispettando i diversi orientamenti politici degli associati.
Il Presidente di Città Etica
Giancarlo Barone