Sulla base della risposta data dagli uffici all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Roberto Bruno (Pd), la percentuale della raccolta differenziata a Marzamemi sarebbe lontana dal presunto 60 per cento. Anche nel borgo, come del resto in tutto il territorio comunale, l’ufficio ecologia ha stabilito che la percentuale di differenziata è ferma al 9,28 per cento.
È vero che bisogna avere fiducia nel tempo che passa perché si possano scoprire alcune verità. E infatti, a distanza di circa sei mesi dalla denuncia sollevata dal circolo dei GD e del PD di Pachino circa la “discutibile” raccolta differenziata effettuata durante il periodo estivo a Marzamemi, che tanto fece alterare l’assessore Tossani ed il sindaco Bonaiuto, fieri del fantoccio 60%, da loro dichiarato (in “La Sicilia” del 02/09/2012), di rifiuti differenziati nel borgo, a seguito dell’interrogazione presentata dal consigliere democratico Roberto Bruno, si viene a conoscenza della verità. Per l’anno 2012, escluso il mese di dicembre, il dato percentuale di rifiuti differenziati è pari a 9.28. Nella risposta dell’ufficio ecologia si legge testualmente che “non è possibile riportare i dati richiesti”, ossia la quantità e/o la percentuale di rifiuti differenziati raccolti a Marzamemi a seguito dell’introduzione nell’estate di quell’anno del servizio presso il borgo marinaro, “in quanto la raccolta dei rifiuti è contestuale a quella effettuata in tutto il territorio comunale”, pertanto nel complesso pari al dato sopra citato (come già segnalato dal circolo di Legambiente in un rapporto pubblicato proprio in quel periodo). Quindi?
La storia insegna, i cittadini ormai conoscono la capacità di questa amministrazione e del suo sindaco di falsificare la realtà delle cose, ma ci sembra opportuno che Bonaiuto chieda pubblicamente scusa per il disagio, per la velleità del servizio, per la menzogna che i Pachinesi hanno dovuto sopportare e che ancora ahimè non finiscono di patire, e che quel falso 60% rappresenta il fallimento amministrativo di questa compagine che ancora imperterrita continua a giocare a “monopoli”, data lo stato deficitario delle finanze dell’ente, così come constatato dalla Corte dei Conti. E questo dato svuota di senso le sue ultime dichiarazioni: “il governo della città richiede un impegno molto gravoso” (da “La Sicilia del 31/01/2013). Diciamo che era meglio allora che non si impegnasse, dato che ad essere gravosa è la sua attività, tanto sul territorio (la gestione dei rifiuti è proprio la cartina di tornasole di cotanto impegno), tanto sulle casse del comune (mai fu più appropriato il termine “sprecopoli”), tanto sulla cittadinanza. È inammissibile che adesso a pagare siano anche i bambini dell’asilo di via Catania e delle scuole, che i giovani della nostra città non siano messi in condizione di poter svolgere al meglio il proprio lavoro. I deficit strutturali delle nostre scuole si sommano all’innumerevole sfilza di problemi che in città dovrebbero essere risolti. Pertanto caro Sindaco Bonaiuto, perché non disfi la scrivania delle tue cose e riprendi il tuo lavoro? E non dimenticare i tuoi fedeli consiglieri e assessori, perché quel dato è immagine dell’arroganza amministrativa ma sterile che sino adesso ha caratterizzato la vostra attività.
Il coordinatore dei GD Pachino
Vitaliano Dilorenzo
Il coordinatore del PD Pachino
Marco Lao