Nelle giornate assolate d’inverno, Marzamemi è ancora pace e tranquillità. Ma purtroppo per i residenti in estate si trasforma. Tornano gli oriundi che qui hanno le loro radici, tornano i turisti vecchi e nuovi attratti dalle bellezze naturali del posto, tornano in tanti ed iniziano i problemi per un paesino che scoppia. Problemi che le diverse amministrazioni del passato non hanno saputo risolvere ne tanto meno questa amministrazione ci ha mai provato, anzi oggi siano allo sfascio più totale.
Il fatto che io oggi stia criticando l’operato di questa amministrazione ma anche quelle del passato non deve far pensare a critiche politiche poiché sono sotto gli occhi di tutti i diversi disservizi che offriamo ai nostri visitatori. Disservizi che si scontrano con l’eccessivo caro vita di questo luogo. Quest’anno a parte la crisi generalizzata ne stiamo vedendo i primi risultati negativi. La forchetta si restringe sempre di più. Si è visto un po’ di movimento dal 10 agosto fino al 18 e forse ancora questo fine settimana per la copiosa distribuzione pubblicitaria della nostra manifestazione Tuna Fish Fest.
Perché il turista dovrebbe tornare il prossimo anno??? Forse per la continua carenza idrica che inizia il 1° luglio con il contratto dei Camion porta acqua o forse perché egli non riesce a dormire per i forti fischi di diversi motorini d’acqua che aspirano solo di notte. O ancora per la fognatura che fuoriesce con cadenza settimanale dalle tubazioni colabrodo. Oppure per il gran vociferare di maleducati clienti della notte che anche in questo caso non lo fanno dormire fino alle sei del mattino. – No signori. Se ancora viene qualcuno lo dobbiamo solo alle bellezze naturali e culturali dei nostri luoghi. Veniamo alle bellezze. Tutto gira attorno a questa piazza ed alla sua tonnara. Il simbolo di Marzamemi la chiesetta sconsacrata rischia di cadere per la forza delle intemperie. Il palazzo della posta si scontra fortemente con lo stile della Piazza, nonostante il proprietario del 1° piano ha presentato un progetto di restauro senza che nessuno lo abbia contattato. Gli scieri della Tonnara, simbolo della nostra storia, sono in declino e prossimamente il loro nero legno si sbriciolerà come fosse tabacco. Ed ancora il porticciolo della balata che continua a restringere il suo specchio acqueo e l’insabbiamento in corso, senza che nessuno faccia nulla, farà in modo che prossimamente i proprietari dell’isolotto Brancati andranno a piedi a casa loro. La grossa produzione di alghe alla Spinazza e la relativa soluzione adottata dai tecnici della Provincia farà si che, se non si prenderanno provvedimenti, fra massimo un quadriennio quella nostra splendida spiaggia diverrà una discarica di alghe e la stessa sabbia diventerà marrone.
Tutto queste cose (ma anche altre che per motivi di tempo non citeremo) fanno si che oggi Marzamemi sia molto lontana da quel traguardo che vuole vederla paese a valenza turistica. Marzamemi è una gemma che oggi non può diventare Brillante. Ed è per questo che è nato questo incontro. Noi chiediamo ufficialmente a Lei Sig. Presidente di aiutare Pachino e la sua frazione di Marzamemi dall’esterno a diventare un paese normale. Aiutateci affinché fra qualche anno possiamo non leggere più nei giornali di fognature che scoppiano, di acqua razionata di emergenza alghe. Capisco che quelle appena citate sono problematiche di competenza del Comune di Pachino ma ci sono altri modi di aiutare uno sviluppo del territorio. Così come d’altronde Lei ha già fatto onorevole Bono quando era sottosegretario ai BB.CC. facendo rifare completamente questa piazza e le viuzze limitrofe con i fondi dell’otto per mille che riescono a mascherare i disservizi di cui parlavamo prima. Così come per par condicio ha fatto il suo predecessore con il lungomare Spinazza.
Lei On.le Bono potrebbe ad esempio fare quanto in suo potere per far interrare quei pali dell’enel che come Associazione Autonomia Pachinese abbiamo già chiesto di interrare in contrada Reitani in cui due macchine normali non passano contemporaneamente. Oppure progettare una strada parallela al fine di programmare un senso unico ad anello.
Ci sarebbero altre problematiche da evidenziare tipo il disinteresse del Comune di Noto per quelle contrade balneari fino a dentro Marzamemi che io chiamo terre di nessuno purtroppo di qualcuno. Ma a quelle ci stiamo pensando con l’associazione che abbiamo creato e chiamato “Autonomia Pachinese” che prima o poi riuscirà con la legge regionale 30 del 2000 a togliere quelle contrade al latitante comune di Noto.
Prima di finire il mio intervento voglio evidenziare quegli opuscoli che ho distribuito ai tanti convenuti. In quella prima pagina ho scritto una frase che esalta la promozione del territorio ma già dalla seconda si nota il mio senso polemico per non aver avuto aiuto dalla politica pachinese a risolvere tutte le argomentazioni trattate dal sottoscritto ed evidenziate all’interno dell’opuscolo.
Il Comitato pro Marzamemi che ho rappresentato in questi 7 anni ed il ruolo che mi sono imposto per provare a fare cambiare le cose sono sempre stati entrambi apolitici. Essere apolitici non vuol dire non avere idee politiche. Per affrontare le diverse problematiche mi sono scontrato ed ho dialogato con soggetti di colore politico di ambedue gli schieramenti. D’altronde l’acqua, la fognatura, i posteggi , il lungomare Spinazza, l’ufficio postale, la facciata della nuova chiesa, l’acquisizione della vecchia chiesetta, gli scieri della tonnara, l’isola pedonale sono tutte problematiche da me affrontate che non hanno un colore politico. Il bisogno della gente ed il sociale non hanno un colore politico ed essendo la vera politica un servizio al cittadino io mi vanto di aver fatto politica in questi sette anni, quella vera con la P maiuscola. Anche in questo momento il mio è un intervento politico di chi capisce che in questa situazione di muro contro muro a farne le spese è la città di Pachino. E’ un intervento politico di chi non vede sbocchi a questo muro contro muro alimentato con arroganza da chi, essendo in minoranza di numeri, non cerca l’eventuale dialogo costruttivo con l’altra parte del muro. E’ l’intervento politico di chi purtroppo afferma che nella situazione in cui ci troviamo l’unica alternativa a questa empasse è la dimissione del Sindaco per poi andare incontro ad un paio di anni di Commissariamento che provi coscienziosamente a rimpinguare le casse di un Comune al collasso economico. Tutto ciò in attesa che vengano fuori i giovani che porteranno nuova linfa a questa politica pachinese troppo ancorata a screzi e beghe interpersonali che poco hanno a che fare con la politica e con il bene della comunità.
Pertanto, come diceva Goethe, “non c’è futuro se non si conosce il proprio passato” ed oggi ne abbiamo fatto una grossa scorpacciata di storia del nostro passato ma sicuramente non c’è prospettiva futura per Marzamemi con questo attuale presente che rappresenta il nulla.
Grazie ho finito e do la parola al nostro presidente della Provincia On.le Nicola Bono.
Pasquale Aliffi
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Per chi non abbia letto i giornali dei giorni successivi all’incontro il Presidente Bono ha assicurato fondamentalmente alcune importanti cose, rendendo utilissimo l’incontro programmato nel Cortile del Palazzo del Principe di Villadorata .
1) Ha confermato che nel 2009 il Comune di Pachino entrerà nell’ ATO idrico n° 8 di cui Egli è presidente. Così come dichiarai io in un articolo del passato, con l’avvento dei privati che hanno vinto l’appalto per tale ATO la prima cosa che verrà fatta sarà interessarsi della condotta colabrodo di Pachino e Marzamemi, affinché non si perda liquido ne pressione, oltre alla ricerca di altri pozzi più vicini al nostro paese;
2) Così come mi aveva già promesso in un incontro ufficiale che ho avuto nel suo ufficio ha ribadito che il prossimo anno l’appalto della pulizia spiagge verrà effettuato già verso gennaio e non a fine aprile, affinché come la stagione appena trascorsa non si vedano le pale meccaniche ammucchiare montagne di alghe a fianco a delle persone sdraiate che vorrebbero prendersi il sole.
3) Ha chiesto di vedere le carte esistenti con cui ho già aperto un dialogo con la Regione Sicilia per far diventare quelle alghe (posidonia oceanica) un fertilizzante per l’agricoltura;
4) Ha chiesto di vedere la richiesta che come “Autonomia Pachinese” abbiamo fatto al Sindaco di Noto ed All’Enel per far interrare i pali della strada principale di Contrada Reitani.
Cordiali saluti a tutti - Pasquale Aliffi