PACHINO - Da "politici" (si fa per dire) che portano la responsabilità politica (l'altra non è di competenza dei cittadini che non possono esprimersi, ma degli organi dello Stato) di aver condotto il Comune di Pachino:
1. al collasso economico e al dissesto finanziario;
2. allo scioglimento "in seguito ad approfonditi accertamenti" da cui "sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che espongono il Consiglio comunale di Pachino (SR) a compromissioni del buon andamento dell'attività amministrativa..."
Ci si aspetta SILENZIO E TESTA CHINA.
Ma il buon senso e l'onestà intellettuale di ammettere i propri errori, se di errori si tratta, non è prerogativa dei politici che ci hanno "governato" in quest’ultimi decenni.
Fatevene una ragione!!!!!!!!!!
Siete passati alla storia di questo paese. Così scriviamo nel nostro ultimo lavoro su Pachino, Pachino, incontro con la storia. Dal Mesolitico al ventunesimo secolo:
"Una notizia di cronaca che, per le valenze politiche, sociali e civili, transita, tout court, dal campo della cronaca politica a quello squisitamente storico. E lo è, in forza di una evidente considerazione. Mai nei 72 anni di storia repubblicana, dal 1946 al 2019, il Comune di Pachino era stato minimamente toccato da tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata e finalizzata a lucrare interesse di parte".
Avremmo potuto pubblicare le foto di questi signori, ma ci limitiamo a considerazioni storiche, a fatti acclarati e non falsificabili (ci pensi il professorissimo di storia a falsificarli se ci riesce!), senza lasciarci andare, a polemiche pretestuose, a offese gratuite e linciaggi degli interlocutori.
L'empatia che è la cifra fondamentale del nostro vivere, della nostra professione, non solo per i nostri pazienti, ma anche per i politici erranti (il peccato non è l'errante ma l'errore, ci ha insegnato un grande papa, oggi santo), ci fa astenere dal pubblicare le foto di questi signori che pretenderebbero, di cambiare la storia. Ahinoi non è più possibile!
Fatevene una ragione, anche per questioni di salute.
Dott. Sebastiano Lupo