... ricevo dalla segreteria del Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino e pubblico la seguente comunicazione:
Quella appena conclusasi a Marzamemi, ovvero la 2° Festa del Pomodoro di Pachino IGP, al di là delle apparenze ricreative ha segnato il primo passo di una controffensiva molto decisa, da parte del Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino, per dare nuovo impulso e coraggio ad un comparto che sta vivendo mesi drammatici nel contesto del mercato dell’ortofrutta internazionale. La controffensiva ha un nome preciso: “
Programma di riqualificazione delle aziende agricole pachinesi”: una serie di interventi diretti esclusivamente alle piccole aziende agricole dell’area, le più in difficoltà in questo momento critico. Gli interventi previsti vanno tutti in un’unica direzione: incoraggiare tutti gli operatori del comprensorio a
cavalcare senza esitazione il cavallo vincente della
qualità garantita dal marchio IGP, indicato da tutti gli esperti del settore come l’unica via
possibile per ridare
competitività ad un prodotto superiore come il
pomodoro di Pachino, ma che non può sopportare la concorrenza sleale della valanga di pomodoro mediocre proveniente da tutto il mondo, venduto a prezzi irrisori. Il programma è stato reso possibile con l’apporto finanziario del Comune di Pachino, che ha saputo raccogliere con coraggio la richiesta di aiuto di un settore che è il perno dell’economia cittadina. Duecento mila euro da destinare ad interventi di assistenza tecnica, ad incentivi economici per facilitare il percorso di certificazione di qualità, a dotazione di attrezzature agronomiche, tutte dirette con priorità massima alle tante aziende a conduzione familiare che reggono l’economia agricola della zona.
Basti pensare che dei pochi soldi adoperati per la Festa del pomodoro (appena il 13% del contributo ottenuto) una parte di essi sono stati
adoperati per elargire direttamente premi in danaro alle aziende, attraverso un sorteggio tenutosi durante la serata finale di Venerdì 27
Agosto. Hanno ricevuto un bonus in danaro le aziende di Francesco Vindigni (Agricoop), Pietro Vernuccio (Pevianifrutta). Orazio Quartarone (Aurora), Salvatore Petralito (Faro), Francesco Scaglione (Agricoop), Sebastiano Mandalà (Aurora) e Maria Dinatale (Faro). Somme non elevate, ma cariche di un significato preciso: ridare ossigeno ad un comparto agricolo che in questo momento non può e non deve sentirsi abbandonato dalle Istituzioni e dagli Enti locali.Il Presidente Sebastiano Fortunato si è impegnato molto sotto il profilo strettamente economico dell’intervento. Il rinnovo del “Contratto per i produttori”, che serve a garantire maggiore remunerazione per gli
agricoltori che conferiscono pomodoro idoneo per la marchiatura IGP è stato uno dei punti cardine del suo lavoro. Anche se l’impatto sull’economia locale, per le dimensioni dell’intervento, non può essere decisivo, segna comunque una svolta nel modo di affrontare la crisi dell’agricoltura. Per la prima volta
amministrazione e imprenditori fanno fronte comune per dare una risposta unitaria ad una emergenza che tocca, più o meno direttamente, il futuro di tutte le famiglie della Zona Sud. Combattere le divisioni, incoraggiare la
collaborazione tra imprese, superare le barriere della diffidenza sono un compito arduo ma necessario, e chiunque in questo momento - per speculazioni politiche o per interessi particolari - intenda ostacolare il progetto del Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino si assumerà una pesante responsabilità morale, frenando uno dei pochi sforzi concreti di fare sinergia mai verificatisi negli ultimi anni.
Tutti i dettagli del
progetto sono consultabili su internet all’indirizzo: www.igppachino.it.