Ricevo dal Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino e pubblico la seguente comunicazione:
PACHINO - La bufala radiotelevisiva ai danni del Pomodoro di Pachino ha sortito l’effetto di un brusco e traumatico risveglio un po’ per tutti. E’ stato un risveglio nel mondo globale, dove difficilmente le sciocchezze passano inosservate, e quando sono davvero grosse fanno il giro del mondo in poche ore. Servirà da lezione al prossimo “esperto tv” di turno, nella speranza che si guardi bene dal parlare in modo approssimativo, confuso e supponente su realtà delle quali conosce poco o nulla, rabberciando col copia e incolla brandelli di frasi dette da altri , magari dette male o in un contesto sbagliato. Ed è straordinario notare come l’Italia della notizia patacca si assomigli tutta, dal centro della capitale fino alla periferia dell’impero. Ieri nella pagina di cronaca di Pachino di un noto quotidiano (che, si badi, in questo momento è al centro dell’attenzione nazionale ed oltre) qualcuno non ha trovato niente di meglio per emozionare i compaesani che scrivere a lettere cubitali: “Il Ministro Galan bacchetta il Consorzio”.
In realtà la notizia vera è un’altra, ovvero che il Ministro Giancarlo Galan, in missione a Mosca si è precipitato (su sollecitazione del Sindaco e del Ministro per L’ambiente) in fretta e furia nel paese più lontano d’Europa, a Pachino, per prendere una posizione su un fatto che tutti, da destra e sinistra, hanno coralmente giudicato una pagina vergognosa dell’informazione pagata coi soldi del contribuente.
Come è potuto accadere che un consorzio che riunisce pochi produttori di un piccolissimo comprensorio abbia potuto sollevare tutto questo rumore? Come è stato possibile che Pachino sia riuscita laddove altri non sono riusciti a fare, ovvero richiamare all’ordine ben due ministri della repubblica nel giro di 48 ore, facendoli venire direttamente in loco?
Se il Ministro avesse davvero voluto muovere critiche al Consorzio di tutela che lo ha convocato, avrebbe potuto usare altri metodi. La sua presenza straordinaria e tempestiva a Pachino è invece la prova più evidente che il lavoro svolto dal Consorzio sta ricevendo il giusto riconoscimento dalle Istituzioni, grazie ad una collaborazione forte col Ministero delle Politiche Agricole, con le forze politiche al governo, con gli altri Consorzi di Tutela italiani, grazie ad un lavoro instancabile sulla valorizzazione e promozione del nome Pachino sui mercati che si svolge da diversi anni.
Questa la notizia vera dell’evento di Mercoledì 16 Febbraio, che dovrà fare riflettere i tanti scettici, le tante aziende diffidenti che ancora tardano ad associarsi, a coloro che alimentano la diffidenza e l’individualismo tra gli operatori agricoli, antico retaggio medievale che frena lo sviluppo di questa terra, per sfiducia o per invidia. I tempi del sonno profondo si sono finiti. Sarà bene svegliarsi in fretta. E questo vale sia per i nostri operatori agricoli che rischiano di cadere nel baratro dell’isolamento, che ai tanti operatori dell’informazione “fatta in casa”. Viviamo in un mercato globale, e Pachino non è più l’ultimo paese d’Europa. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino