PACHINO - Solo 5.533 (il 27,73%) su 19.950 pachinesi aventi diritto al voto si sono recati alle urne, per le elezioni Europee di ieri.
Un dato a dir poco drammatico, se aggiungiamo che quasi duecento di questi suffragi sono stati dispersi fra schede nulle e bianche. E se consideriamo che, nel 2014, votarono 13.279 nostri concittadini (il 66,50%).
Un dato preciso ci aiuta ad essere netti e perentori nell'individuare il perchè di questa 'diserzione' di massa: nelle politiche di un anno fa votarono il 55,34% degli elettori, ben 9.318.
E' quindi del tutto indiscutibile l'effetto dirompente dello scioglimento per infiltrazioni mafiose sul tessuto politico-partecipativo, almeno nell'immediato.
La gente, insomma, non ci crede più. O, almeno, non ci crede come un anno fa. E sarà durissima riportare Pachino a sperare in un riscatto politico.
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Il voto cittadino premia la Lega con oltre 1500 preferenze: di queste oltre 200 sono secche al simbolo e, delle restanti 1300 circa, 754 vanno al leader Salvini. Questo ci descrive un voto in cui la nuova polarizzazione -il superficialissimo derby pseudo territoriale fra sovranismo ed europeismo- ha funzionato. Tutto lecito e corretto, sia chiaro.
E così inquadrato, l'elettorato si sposta di colpo, assestando una mazzata al M5S, che in città passa da 3.094 voti ad appena 1.284: meno della metà. La perdita secca rispetto al 2018 è ancor più devastante: 2.560 voti.
Segno che il bluff, finalmente, comincia ad essere visto dagli elettori: meglio stare a casa che regalare scranni a qualche dilettante troppo preso di sè.
Addirittura 1.769 i 'veli pietosi' (voti in meno) stesi dai Pachinesi sul PD nella nostra Città.
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Il risultato del candidato appoggiato da Rinascita, Luca Cannata, in un simile scenario di guerra cittadino, può considerarsi buono, sia pure non del tutto soddisfacente.
Il Sindaco di Avola potrebbe però avere concrete chanches di diventare deputato europeo, anche se ciò lo si saprà fra qualche tempo.
Ce lo auguriamo: il nostro territorio deve ripartire dai suoi uomini e dalle sue donne, dalla politica concreta già sperimentata a livello locale; da esperienze di governo fruttuose.
L'unico modo per battere gli opposti astrattumi che stanno soffocando il dibattito politico -e non solo- è questo: costruire dal basso modelli virtuosi di buona amministrazione e sviluppo, promuovendoli nelle sedi più importanti.
Movimento per la Rinascita di Pachino