Anche la dottoressa Silvestra Sorbera ha partecipato alla quattordicesima edizione della Fiera Internazionale del Libro di Torino.
Il suo primo libro, intitolato “Commissario Livia” è stato esposto presso lo stand della casa editrice (Gruppo editoriale Albatros “Il Filo”) riscuotendo un discreto successo.
Il giallo della dottoressa Sorbera si rifà ad eventi tragici del panorama italiano accendendo le luci sulla vita dei giovani d’oggi. La storia per certi versi drammatica e cruenta vuole far riflettere,cercando si strappare al lettore anche qualche sorriso.
Dottoressa com’è stata quest’esperienza?
Strana ma bella. Gli anni scorsi visitavo la fiera da comparsa, quest’anno l’ho vissuta da semi-protagonista.
Molti hanno definito il suo libro più una scenografia che un racconto vero e proprio. Le sembra un’affermazione veritiera?
Si adatta bene ad entrambe le definizioni. Ci sono poche descrizioni questo fa si che il lettore possa muoversi con l’immaginazione nel tempo e nello spazio. Allo stesso tempo la lettura veloce e snella consente di finire il testo in breve tempo senza dover stare troppo attenti ai dettagli.
Potrebbe nascere qualcosa di più?
Adesso è troppo presto per dirlo.
Il taglio quasi giornalistico che ha dato al testo riesce a farlo arrivare ad un pubblico molto vasto. Il suo target sono i giovani o no?
No, non ho un target ben preciso. Il fatto che la storia sia molto attuale fa si che il testo venga letto da persone appartenenti a diverse fasce d’età. E’ ovvio che essendo i protagonisti del testo molto giovani forse è più facile per i ragazzi misurarsi e confrontarsi con questo tipo di storia.
Molti si sono chiesti perché Livia non ha un compagno? Effettivamente siamo abituati a vedere donne in divisa vedove, come il Commissario Scalise di “Distretto di polizia” oppure sposate come l’ispettore Stella Morini di “Ho sposato uno sbirro”…
Al momento Livia è single e credo lo resterà per un po’. Magari se quest’esperienza porterà buoni risultati potrebbe anche innamorarsi
Di un collega?
Forse. O potrebbe restare single a vita.
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Nives Berraso
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