Nel Consiglio Comunale informale, l’amministratore delegato della IEES, Dott. Marini e l’Ing. Pagano, hanno scoperto le carte allorché hanno relazionato i presenti (quattro gatti) del contenuto della proposta fatta con tanto clamore.
Nei fatti il progetto non è un progetto ma è una proposta di collaborazione che se supportata dall’Amministrazione attiva con la sottoscrizione di una convenzione e dal Consiglio Comunale con l’approvazione di una proposta di deliberazione nella quale si impegna ad approvare il progetto vero e proprio allorchè questo sarà presentato!
Ecco perché alle pressanti richieste di precisare il luogo ove avrebbero pensato di insediare l’”industria fotovoltaica” non usciva fuori nessuna risposta!
Questa è la realtà delle cose dette che deve essere spiegata alla gente nel seguente modo:
la Società vuole assicurasi due OK dai due organi Istituzionali e dopo, forte delle deleghe ricevute, la venderebbe al migliore offerente nel mercato nazionale e/o internazione della costruzione dei pannelli fotovoltaici? La domanda è d’obbligo!
Si è certi di una cosa e cioè che la Società proponente, così è stato chiarito durante la riunione, non costruisce pannelli fotovoltaici, né finanzia il progetto, ma allora cosa fa?
Si tratta di una delega in bianco?
Forse!
Invece di questa proposta imprecisa e nebulosa, fortemente impattante sul territorio comunale in virtù della sua grande estensione (20 ettari), è stato detto dal sottoscritto e della Consigliere Paola Costa:
1) che, poiché l’intenzione dell’Amministrazione attiva è quella di sviluppare il fotovoltaico allo scopo di sviluppare questa nuova tecnologia di produzione di energia;
2) che la vera alternativa al surriscaldamento del pianeta, si è convintamente assertore di tendere al raggiungimento dei parametri indicati nella Conferenza di Kyoto nei tempi previsti;
3) che è meglio costruire impianti estesi da un minimo di 2,5 ad un massimo di 5,0 ettari (il minimo di convenienza è circa 2,5 ettari ad impianto) anche in relazione alla grande polverizzazione della proprietà terriera esistente nel nostro Comune;
4) che la soluzione intrapresa dall’Amministrazione Attiva di sensibilizzare al fotovoltaico la cittadinanza è quella di sviluppare una “campagna di comunicazione” fatta dalla A&D WEA col progetto patrocininato dal Comune di Pachino e da alcune imprese private di Pachino che operano nel settore agricolo e commerciale, denominato
“CENTO COMUNI’” - “VERDE ORO”.
Tale progetto di comunicazione avrà il suo culmine in una Conferenza pubblica che si terrà nei prossimi giorni e la Cittadinanza sarà adeguatamente informata.
A scanso di equivoci voglio precisare che l’Amministrazione Attiva è fortemente motivata nel dare una notevole spinta allo sviluppo del Fotovoltaico, ma scadente divulgazione del pensiero da parte della stampa locale hanno fatto sì che a qualcuno sia stato fatto nascere qualche dubbio.
A tal fine mi pare d’obbligo riportare integralmente il mio pensiero espresso come “commento” all’articolo de “La Sicilia” dal titolo “Energia (e occupazione) dal Sole” pubblicato in data 26 agosto c.a. e pubblicato su questo portale:
Giuseppe Cambareri ha scritto:27-08-2007 18:41:48 FOTOVOLTAICO SIIIIIIIIIIIII…………………….!!!!!!!!!!
FOTOVOLTAICO DI TIPO INDUSTRIALE COME A PRIOLO CON LA SINCAT, LA CELENE, LA RASIOM, L’ENIT, ECC. ECC. NOOOOOOOOOO…………!!!!!!!!!!!!
Il fotovoltaico, quale nuova tecnologia di utilizzo della più antica fonte di calore (IL SOLE), dovrà essere sfruttata dalla più larga fascia di persone (la luce è un bene comune come l’acqua, l’aria, ecc. ecc.) e dovrà essere impiantata anche sul tetto della propria casa affinchè la sua utilizzazione sia la più vasta possibile. La tecnica dei pannelli fotovoltaici ha delle potenzialità che devono necessariamente essere indirizzate al fine del risparmio delle fonti energetiche tradizionali ed inquinanti (petrolio, carbone, ecc.) a tutto vantaggio di un maggiore sviluppo economico e sociale. Quindi tale fonte tecnologica innovativa deve essere resa utilizzabile anche dalle piccole realtà imprenditoriali locali (commerciali, agricole, turistiche, piccole-medie imprese) e dalle famiglie che, con piccoli investimenti propri o di terzi, mettono a frutto il risparmio energetico dato da una fonte pulita qual è l’energia solare.
Io sono sicuro che ai Pachinesi non interessa una “MEGA INDUSTRIA” fortemente impattante che utilizza, come a Priolo, i nostri siti per estrarne i frutti (utili derivanti da rendite di investimento di capitali) che saranno certamente portati via dal luogo di produzione per seguire altri e più lucrosi investimenti produttivi futuri…!!!
Al fine meglio chiarire il progetto esposto dal Dott. Pagano sono illuminanti le sue dichiarazioni fatte al giornalista e che io riporto letteralmente ancora una volta perché DEVONO ESSERE RILETTE ATTENTAMENTE per essere comprese a fondo:
«Si tratta di un'iniziativa - ha affermato l'ingegnere Pagano - la cui realizzazione comporta un investimento di circa 100 milioni di euro per la produzione a regime di 20 MW di corrente elettrica con la sola luce solare». La Iess, una società che fa capo alla famiglia Belleli, azienda leader in campo nazionale ed internazionale nello sfruttamento delle energie alternative e proprietaria dei rigassificatori di Livorno, è disponibile ad acquisire una superficie di 20 ettari di terreno, preferibilmente in un'unica estensione su cui realizzare dei pannelli di circa 1,5 metri di altezza. «Si tratta di un impianto - ha precisato Pagano - che potrebbe essere realizzato anche mediante espropri coattivi per pubblica utilità, ma che l'azienda porrà in essere solo se ci sarà il consenso e l'approvazione della collettività. Viceversa ci rivolgeremo a territori di altri comuni»: «Si tratta di un impianto limitato alla sola estensione di 20 ettari, con cavidotti interrati in aree non private, e dal punto di vista estetico l'effetto è meno impattante dei comuni tunnel per serra».
Ora, non si capiscono alcune cose che sono:
1) qual è il sito ove il progetto deve essere sviluppato, perché ciò non è stato chiarito?
2) perché utilizzare un sistema di sponsorizzazione quale quello usato dal Dott. Pagano di chiedere ad alcuni consiglieri comunali di indire il Consiglio Comunale informale? A me ed anche ad altri tale sistema fa pensare ad una lobby politico-affaristica che si è unita al fine di imporre una scelta che va a vantaggio di pochi e contro gli interessi di molti…!
3) perché non è stato utilizzato il sistema di informazione-comunicazione usato contemporaneamente dall’Amministrazione Attiva che, nello stesso giorno (26 luglio c.a.), aveva indetto una conferenza per presentare il progetto “PACHINO TERRA DELL’ORO ROSSO DIVENTA TERRA VERDEORO”, progetto di Cento Comuni?
4) perché il Consiglio Comunale non viene investito ufficialmente e formalmente del progetto presentandolo prima allo sportello unico delle imprese completo in ogni sua parte (compresa la localizzazione) e si aspetta che i tecnici ed i responsabili degli uffici coinvolti rilascino il proprio parere?
5) perché il Dott. Pagano parla di progetto che può essere realizzato anche “…mediante espropri coattivi…”?
6) alla luce delle presenza di pubblico nel Consiglio Comunale informale il risultato è un flop totale perché la pubblicità data e la comunicazione fatta non erano adeguati all’importanza del tema: pertanto i Pachinesi l’anno capito come una cosa che interessava solo al Dott. Pagano, alla IESS…ed a pochi altri…!!!
Tutto ciò non è chiaro, non è democratico, non segue la prassi amministrativa ed emana legittimi dubbi sulla bontà del progetto che non potrà essere realizzato “A FORZA” superando la volontà della POPOLAZIONE dei CITTADINI di PACHINO.
Giuseppe Cambareri (Staff Sindaco)
Pubblicata da:
Giuseppe Cambareri il 19-09-2007 15:01 in
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