PACHINO - A seguito della proposta che noi GD presentammo qualche giorno fà, ossia l’adozione del metodo del sorteggio per la selezione degli scrutatori piuttosto che quello previsto della nomina diretta da parte dei membri della commissione elettorale,
il Sindaco e i membri della CEC, i consiglieri Gabeli, Blundo e Midolo, quest’ultimo sostituito da Lupo , hanno nuovamente optato per il classico metodo con nomina diretta. Abbiamo denunciato la scarsa trasparenza del metodo perchè soggetto a forme di clientela e perché in un momento di crisi economica il sorteggio avrebbe permesso a tutti i cittadini votanti di poter ricoprire quel ruolo e poter ricevere pertanto quell’esiguo corrispettivo, che per una famiglia però avrebbe potuto rappresentare il costo di una spesa settimanale.
Ma per il nostro Sindaco e per quei consiglieri, questi ragionamenti non hanno avuto la meglio e i nostri dubbi si son trasformati in certezze dalla lettura dei nomi degli scrutatori per le elezioni del 24 e 25 febbraio. Nomi già “noti” agli elettori, volti già conosciuti perché sempre presenti nei seggi.
“Parenti di”, “figli di”, “amici di”, “famiglie al completo”, tutti impiegati in quei giorni. Su un albo di circa 10 mila elettori, la commissione non ha scelto, ha nominato i “soliti”. Non discutiamo sicuramente la capacità e l’esperienza di queste persone, denunciamo per l’ennesima volta la metodologia adottata, la selezione per conoscenza o per favorire questo o quello, per accaparrarsi qualche voto in più o favorire qualche clientela in più. Come si suol dire in dialetto: “cu ncagghia n’puorcu, è u suo!”, la perfetta sintesi della disamministrazione pachinese.
Il coordinatore dei GD Pachino
Vitaliano Dilorenzo