Il pomodoro di Pachino arriverà presto nei mercati orientali dell’Europa.
Una missione positiva quella che la
Fortunato srl ha compiuto in Russia dal 16 al 19 settembre, partecipando al
World Food Moscow, il Salone Mondiale del Cibo che rappresenta il punto di riferimento per l’import/export nei paesi europei orientali. Quattro giorni di interlocuzioni intense con i
principali attori economici del campo ortofrutticolo, che al momento hanno evidenziato una loro mancata presenza sul territorio italiano, se non per sporadiche esperienze con il nord Italia.
«Questo rappresenta per la nostra agricoltura una grandissima
opportunità da cogliere e sfruttare al meglio- spiega il
Presidente Sebastiano Fortunato-. Difficilmente la zona orientale dell’Europa guarda con interesse ai nostri prodotti a causa di
tempi di trasporto più lunghi della media. Ma la nostra presenza a Mosca è stata molto utile per allacciare dei rapporti personalmente e per abbattere qualche diffidenza che può essere superata con una buona organizzazione logistica e amministrativa. Già nelle prossime settimane partiranno i primi container per la Russia e sono certo che i nuovi mercati sapranno apprezzare moltissimo i nostri prodotti, in particolare il nostro
“oro rosso” che non trova eguali nelle imitazioni di altre zone dell’Europa. In particolare molto apprezzati sono stati dei prodotti lavorati, come la marmellata di pomodoro e il ciliegino essiccato al sole».
I numeri sembrano dare ragione all’audacia del gruppo imprenditoriale Fortunato, che ha visto
crescere la propria percentuale di fatturato relativa ai mercati esteri in maniera determinante negli ultimi due anni, passando da un 10% del 2011 al 12% del 2013. L’obiettivo è però molto ambizioso:
giungere alla soglia del 40% entro il 2015.
«Non si tratta di stime campate in aria- precisa
l'Amministratore Delegato dell'azienda, Jo Fortunato-, ma di numeri ben calibrati che poggiano su valutazioni reali. I mercati che possono essere raggiunti sono ancora consistenti e intendiamo puntare sempre più la nostra presenza sul campo internazionale come risposta alla crisi che attanaglia l’Italia in modo particolare, con delle flessioni pesanti sull’agricoltura».
Durante i quattro giorni di esposizione a Mosca sono stati organizzati anche dei momenti di confronto tra gli esperti del settore e gli addetti ai lavori, per studiare le nuove dinamiche dei mercati e conoscere le eccellenze del cibo di ogni paese. L'evento ha incluso, oltre ad un'eccezionale mostra di alimenti, un
Forum sull'Agricoltura Russa, presentazioni di nuovi prodotti, degustazioni e molte altre attività. Al salone sono stati presenti più di
55 paesi.