Il consorzio sulle riserve: questa legge va revocata

Il consorzio sulle riserve: questa legge va revocata PACHINO - Il Consorzio di tutela IGP Pomodoro di Pachino ha attenzionato la proposta di Vinciullo sulla riperimetrazione della riserva dei pantani, che ritiene meritevole di attenzione ma ha chiesto termine per poterla esaminare prima di esprimersi nel merito; al Consorzio infatti non risulta al momento esistere alcun tavolo tecnico formalmente istituito riguardo la riunione di Palermo organizzata telefonicamente da Vinciullo lunedì sera dopo l'incontro con i ricorsisti. Su questo scottante problema, che ha visto il Consorzio impegnato in prima linea con riunioni istituzionali e incontri di sensibilizzazione tra le aziende agricole locali il presidente Sebastiano Fortunato ha inteso esprimere la propria posizione in modo molto netto:

"A nome del Consorzio che rappresento per ben quattro volte ho incontrato il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, chiedendo la revoca integrale di un provvedimento che, per come è stato redatto, comporterebbe la chiusura definitiva di tantissime nostre aziende. Aziende che fino a ieri proprio dalla Regione Siciliana hanno ricevuto incentivi e finanziamenti per far crescere la propria attività, in quanto legata ad un prodotto il cui marchio di qualità è garantito dallo stesso Ministero delle Politiche Agricole, e che ha dato da vivere a tante famiglie oltre che guadagnare una reputazione di grande rispetto sui mercati nazionali ed esteri."

Il Presidente Fortunato usa toni molto forti su questo argomento:
"Non riusciamo a spiegarci in alcun modo in base a quale logica una intera economia locale finanziata col denaro pubblico e l'approvazione della Regione Siciliana possa essere messa in pericolo da un dispositivo di legge che non tiene conto degli insediamenti produttivi esistenti. Non è possibile trasformare le zone umide e i pantani che sono parte vitale della nostra agricoltura e del nostro microclima in aree off-limits, sul modello della riserva di Vendicari: non possiamo chiedere alla gente del nostro territorio di agevolare qualche specie animale imponendo loro di smantellare le loro attività, e mettendo sul lastrico le rispettive famiglie".

E conclude:
"Alla luce di tutto ciò, il nostro Consorzio si dichiara sin da subito disponibile a partecipare ad un tavolo tecnico formalmente convocato e che abbia la funzione di pervenire ad una soluzione concreta della vicenda riserve, e accetterà di buon grado l'interessamento di rappresentanti politici che si dichiareranno seriamente disposti a tutelare la nostra gente, che sta subendo gli effetti devastanti di una crisi economica davvero grave e di una politica lontana dalle problematiche dell'agricoltura della zona sud".
Pubblicata da: Corrado Modica il 16-07-2012 18:01 in Comunicati

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