Il movimento giovani per Pachino dice la sua riguardo il "blocco" della Sicilia

Il movimento giovani per Pachino dice la sua riguardo il "blocco" della Sicilia PACHINO - Non possiamo far altro che prendere una posizione circa la situazione derivante dal blocco della viabilità promosso dagli autotrasportatori siciliani ed il conseguente sciopero delle categorie degli agricoltori e dei commercianti a fianco del Movimento dei forconi.
Esprimiamo la nostra solidarietà a quanti, mossi dal proprio senso di dignità e da spirito di sacrificio, hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti di una situazione economica e politica oramai insostenibile.

Problematiche quali il caro-benzina, l'inefficienza della classe politica regionale e nazionale, la valorizzazione del proprio lavoro e dei propri prodotti, hanno innescato la mole di rabbia repressa che i cittadini siciliani coltivavano da troppo tempo.

In questi giorni si vociferava di una possibile strumentalizzazione di partiti esterni al Comitato Forza d'urto; d'altra parte, peraltro, altri organi hanno confermato infiltrazioni mafiose e/o di stampo eversivo all'interno del movimento stesso. Tante voci e spaccature all'interno del movimento; da pochi giorni i leader Ferro e Morsello hanno preso le distanze. Noi crediamo invece che sia prevalsa la disperazione di un popolo, la rabbia di tanti padri di famiglia, di chi vede svalorizzare il proprio prodotto e di chi non vede sbocchi per il proprio futuro e per il futuro dei propri figli.

Tuttavia muoviamo una critica all'organizzazione: in primis poteva essere posticipata la data di questo evento, magari aspettando di muoversi in concomitanza al blocco nazionale dei trasportatori indetto il 23 gennaio. E' chiaro che i danni arrecati all'economia siciliana sono gravissimi: molti agricoltori vedono i loro prodotti bloccati in Sicilia; i commercianti hanno perso parecchio a cause delle serrate. Dovevamo pagare il giusto prezzo di questa manifestazione ma cosi abbiamo pagato il doppio.

In secondo luogo è da criticare l'atteggiamento di una minuscola parte di manifestanti, cioè coloro i quali hanno interferito ,intimando in modo "poco ortodosso" i titolari, sulla chiusura delle attività e sulla circolazione dei cittadini. Nonostante questo non si è perso lo scopo pacifico della manifestazione,anzi abbiamo visto una piazza gremita al corteo di giorno 17,una Pachino unita di fronte a questo problema,più di 5000 persone a manifestare e far valere i propri diritti.

Ci aspettiamo tutti dunque delle risposte dal governo nazionale mercoledì.

Firmato:Nino Avarino, Tonino Midolo 23/01/2012
Pubblicata da: Corrado Modica il 24-01-2012 19:33 in Comunicati

Lascia il tuo commento
Corrado Modica
Corrado Modica
Cerca su PachinoGlobale.net