Il voto deve premiare chi ha meritato

Il voto deve premiare chi ha meritato Ci risiamo. Dopo qualche anno di tregua la macchina elettorale si è già rimessa in moto. In Sicilia il 6 e 7 maggio si voterà in 149 comuni per rinnovare i Consigli Comunali. Ad ottobre forse si voterà per le Regionali e la prossima primavera si rinnoveranno gli schieramenti Parlamentari.

I politici scalpitano come cavalli da corsa. Tutti ambiscono ad essere inseriti in questa o in quella lista. Tutti convinti di avere un pacchetto di voti che li porterà a raggiungere l’ambito traguardo.
Nessuno però ha fatto i conti con il “Partito degli astensionisti” che, secondo i sondaggi degli ultimi tempi, vedrà almeno il cinquanta per cento di elettori restarsene a casa o peggio imbrattare la propria scheda elettorale. La disaffezione del cittadino verso la politica tutta è tale che si dovrà lavorare sodo per motivare questo elettore a recarsi alle urne.

Le ultime losche faccende in casa della ex Margherita e della Lega Nord che hanno coinvolto gli amministratori dei finanziamenti pubblici ai Partiti hanno poi fatto cadere l’ultimo barlume d’amore verso la politica. Pochi si aspettavano che i grandi dirigenti della Lega, partito del popolo come loro si definiscono, venissero scoperti con le mani nella marmellata.

La molla per invertire la tendenza e dare una forte motivazione all’elettore potrebbe essere un ideale in cui ancora credere.

Potrebbe essere il forte attaccamento del cittadino ai valori territoriali e campanilistici (così come la Lega Nord) che possa dare l’impulso per far riequilibrare il nostro Meridione agli albori che gli competono mentre oggi si ritrova ad arrancare dietro quel Nord in prima fila posizionato lì dai vari ricatti politici dell’Umberto leghista al Silvio nazionale.

Altro motivo di disaffezione dell’elettore è la legge elettorale cosiddetta “porcellum”. Si spera che in questo breve periodo di tempo che rimane dalle previste elezioni Politiche i nostri Parlamentari abbiano il tempo e la voglia “vera” di cambiare il metodo di elezioni dando al cittadino la possibilità democratica di scegliere nella scheda elettorale il nome del proprio candidato, auspicandosi, però, che privilegi chi ha ben lavorato per la comunità piuttosto che chi ha fatto solo “clientela”.

Infatti, Il voto di opinione, specie dalle nostre parti, non è un metodo ben ricompensato dagli elettori a differenza di chi è alla ricerca del voto clientelare.

30/40 anni fa la campagna elettorale spesso veniva vinta da chi distribuiva più pacchi di pasta rispetto all’avversario politico. Ma se all’epoca il voto di scambio era in un certo senso giustificato dalla poca cultura e dalla fame di tante famiglie italiane, adesso, dopo 40 anni, da noi è cambiato poco. Rimane sempre la poca cultura della gente che si aspetta qualcosa in cambio del voto e, dall’altra, le pressioni del voto clientelare.

Per evitare tutto ciò bisognerebbe eliminare la conta delle schede nei seggi elettorali. Andrebbero sempre costituite le varie sezioni divise per residenza, dopodiché verbalizzare soltanto il numero dei votanti ed inviare gli scatoli sigillati tramite le Forze dell’ordine in un unico grosso centro di raccolta (la Prefettura) a cui attribuire anche l’incombenza dello spoglio senza conoscerne la provenienza e con un criterio univoco.

Pertanto, ben venga quel politico che vorrà accettare questa idea e portarla nelle dovute sedi perché la Sicilia come tutto il SUD ha bisogno di un forte cambiamento e solo in questo modo, cominciando dal metodo, secondo il mio modesto parere, si potrà sperare di cambiare qualcosa.-

Cav. Pasquale ALIFFI -
Pubblicata da: Corrado Modica il 20-04-2012 22:06 in Comunicati

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