Con rammarico dobbiamo chiedere scusa a tutti coloro che hanno creduto nel volontariato, e in chi sempre in prima fila, ha affrontato i problemi di emergenza, con sentimento e professionalità. Purtroppo oggi gli interessi, hanno il sopravvento sulla coscienza solidale e sulle attività umanitarie. Ci stiamo avviando sempre più verso una codifica sociale del volontariato, dove le regole e gli interventi vengono decisi a seconda la disponibilità economica, e non più sulla risorse umane.
Da parecchi anni, i volontari della zona sud della Sicilia si sono distinti per i loro interventi in aiuto a coloro che approdano sulle zone costiere dell’Isola, e in particolare modo a Portopalo. Quei poveri disperati che sbarcano, sulle coste di Portopalo, o Pachino (Marzamemi), sono stati soccorsi, prontamente dai volontari, ed hanno avuto la prima assistenza grazie alla gara di solidarietà che si è aperta fra le associazioni di volontariato (protezione Civile, Croce Rossa, Caritas, Misericordie).
Un notevole lavoro di collaborazione, agevolando il lavoro delle forze dell’ordine, permettendo così di poter condurre con celerità quella povera gente in luoghi organizzati per poterli ospitare, evitandogli così quella spasmodica attesa sulle pietre del porto o sugli scogli delle coste. Non possiamo permetterci in questi momenti di pensare se quello o quell’altro può essere un delinquente, perché in quei momenti hanno bisogno di assistenza sanitaria, umanitaria, psicologica e fisica, vestiario e generi di prima necessità.
E’ vergognoso quello che è successo, negli ultimi sbarchi avvenuti a Portopalo. Non è valso a niente l’impegno dalle forze dell’ordine e dei volontari presenti, vanificato da persone scocciate perché chiamate alle ore 0,50 della notte, allungando l'attesa di quei disperati, che hanno attraversato il Mediterraneo, stivati come animali, in barconi equipaggiati alla meno peggio. Forse queste persone hanno dimenticato, che negli anni passati, hanno avuto benefici economici (vedi straordinari, missioni, etc.).
E’ vero che la legge prevede alcune norme territoriali, ma quando un volontario, (ed in questo caso per noi il Vice Sindaco di Portopalo Michele Taccone lo è stato), chiede aiuto, perché si trova in difficoltà, non esiste nessuna regola o legge che tenga, perché vi è in gioco la sopravvivenza di esseri umani, che qualche volta ci hanno rimesso anche la vita.
Cari amici di Portopalo, avete la nostra solidarietà e il nostro più vivo ringraziamento per aver dato alla causa del volontariato il vero volto della solidarietà. Rimane il nostro rammarico, perché non abbiamo potuto darvi quell’aiuto che avremmo con tutto il cuore voluto darvi. Forse per qualcuno fare volontariato significa soltanto, indossare la divisa, o farsi vedere nelle varie manifestazioni come le belle statuine, ma per noi il volontariato, è sacrificio, senso del dovere e soprattutto rispetto dell’essere umano. E’ da più di trenta anni che svolgo l’attività di volontario, ma mai mi era capitato di incontrare gente che ostacola il lavoro dei volontari. Continuate la vostra battaglia affinché a Portopalo nasca quel Centro di accoglienza temporanea, che sicuramente servirà alla causa del volontariato. I volontari di Pachino saranno sempre a vostra completa disposizione.