In merito alle dichiarazioni dell’Assessore Tossani apparse su un articolo pubblicato in data 10 Novembre 2012 sul quotidiano “La Sicilia” a firma Sergio Taccone, relative all’Associazione ONLUS “L’Albero della Vita” di Pachino, è doveroso fare alcune precisazioni. La superficialità delle dichiarazioni rese e la scarsa, o per meglio dire nulla, conoscenza dei fatti e soprattutto il velato riferimento a presunte ed inesistenti ombre su tale Associazione, non possono che suscitare sdegno e indignazione non solo nell’Associazione stessa, ma anche in qualunque semplice cittadino. Superficialità dimostrata dall’ampio utilizzo di espressioni come “ pare che…”, “mi risulta che...”, proprie di chi parla per sentito dire, senza aver effettuato un controllo delle fonti.
Il ruolo che ricopre imporrebbe invece ad un assessore di essere più cauto nelle dichiarazioni, e di evitare nelle sue esternazioni pubbliche inesattezze e imprecisioni specie nei riguardi di realtà inerenti al settore di cui è incaricata. Parlare con tale inesattezza di una Associazione che da più di dieci anni svolge con passione e dedizione un ruolo delicatissimo nel settore sociale della nostra amata città, significa infangarla con accuse inesistenti e mostrando malanimo infondato nei confronti delle persone che vi operano. Tali dichiarazioni, che nascono dallo sdegno e dall’amarezza suscitati dall’intervento dell’assessore, si fondano su dati concreti, supportati da fatti e documenti reali, e come tali facilmente verificabili.
Esaminiamo punto per punto quanto dichiarato dall’ass. Tossani:
1. “LA PLETORA DI OPERATORI CHE, DA QUANTO MI RISULTA, NON SVOLGONO SERVIZI DI VOLONTARIATO”
Il numero degli operatori necessari non viene definito arbitrariamente, né tantomeno a caso, ma segue degli standard dettati dalla legge. Tale numero è regolamentato dalla legge 22 del 1986 della Regione Sicilia, nonché il D.P.Reg. 29 giugno 1988, recante "Standard strutturali ed organizzativi dei servizi e degli interventi socio-assistenziali previsti dalla legge regionale 9 maggio 1986, n. 22" (pubblicato sulla Gazz. Uff. Reg. sic. 6 agosto 1988, n. 34, S.O. n. 1). Atti pubblici dunque facilmente accessibili a chiunque,specie ad un assessore ai servizi sociali competente.
2. “MI CHIEDO MA È UN’AZIENDA O UNA ONLUS? NON STIAMO PARLANDO QUINDI DI PURO VOLONTARIATO.”
Volendo evitare di citare la legislazione sulle ONLUS sarebbe sufficiente una rapida lettura della voce Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale su Wikipedia per rendersi conto che anche una Onlus può avere dei dipendenti, con tanto di oneri previdenziali e sociali e relative buste paga, tanto per intenderci. L’assessore confonde gli operatori, figure professionali, con i volontari! A riprova di questo la Regione, ogni anno, in due tranches, rimborsa al Comune una percentuale delle somme che, regolarmente inserite nell’apposito capitolo di bilancio, l’amministrazione dovrebbe destinare al pagamento delle rette per il mantenimento dei bambini ospitati nelle comunità. Inoltre è impensabile che gli ospiti ricoverati nelle strutture acquisiscano delle competenze genitoriali e educative solo dall’esperienza dei volontari.
3. “INOLTRE, MI RISULTA CHE SIANO COINVOLTI PARENTI STRETTI DI DIPENDENTI E CONSIGLIERI COMUNALI.”
Questa affermazione, francamente, non è comprensibile. Ci Chiediamo!! Chi ha parenti stretti fra i dipendenti o i consiglieri comunali non può far parte di una Onlus o non può lavorare?
4. “PARE CHE QUESTA ONLUS ABBIA ANCHE UN IMMOBILE DI PROPRIETÀ, ACQUISITO TRAMITE UN FINANZIAMENTO REGIONALE”.
L'assessore avrebbe potuto facilmente appurare che la Onlus ha un immobile di proprietà acquistato tramite la stipula di un mutuo ipotecario ventennale con la locale BCC la cui rata mensile è di €. 669,80. Tale mutuo fu acceso grazie alle garanzie rese da soci fondatori che si esposero in prima persona. A queste persone va rivolto sempre un grazie per il rischio personale e per aver dato a Pachino una struttura degna di nota in tutta la provincia. Nessun contributo è stato erogato né dalla Regione né da qualsiasi altro Ente Pubblico .
5. “IL CREDITO VANTATO, SOLO IN MINIMA PARTE È IMPUTABILE ALLA GIUNTA IN CARICA. LA ONLUS È ATTIVA DALL’INIZIO DEGLI ANNI 2000 ED HA SEMPRE CERCATO DI OPERARE ATTRAVERSO FONDI COMUNALI”.
L’Associazione vanta un credito di € 250.000,00 relativo quasi esclusivamente agli anni 2011 e 2012. L’attuale Giunta fu eletta nel Giugno del 2009. Nonostante bisogna riconoscere che questa amministrazione ha ereditato un debito pregresso, e ha colmato parte di questo debito, la situazione non può dirsi certo risolta anzi si è forse aggravata in seguito alle sterili e saltuarie rimesse effettuate ultimamente.
6. “PENSO SIA VENUTO IL MOMENTO DI DIRE QUESTE COSE, ANCHE PERCHÉ DENTRO QUESTA ONLUS SI TROVANO SOGGETTI CHE NON HANNO MAI FATTO MISTERO DI OSTEGGIARE L’AMMINISTRAZIONE
COMUNALE O CHE HANNO FATTO POLITICA A FAVORE DI CANDIDATI SCONFITTI NEL 2009.”
Questa è l’affermazione più grave che un assessore nell’esercizio delle pubbliche funzioni possa fare! I soldi erogati dalla regione sono destinati al pagamento di un preciso sevizio, puntualmente svolto dall'Associazione, che di fatto non si è mai schierata politicamente pur riconoscendo ai suoi dipendenti la propria autonomia politica; ma questo non dovrebbe essere un ostacolo ai fini del versamento delle somme previste dalla Regione e che anzi dovrebbe essere totalmente ininfluente. L'unico criterio di valutazione verso una qualsiasi associazione dovrebbe essere il suo operato nel settore di pertinenza.
7. “NON TRALASCIANDO CHI AGISCE CON IL PARAVENTO DEL VOLONTARIATO DI MATRICE CATTOLICA”
Possiamo assicurare che chi aderisce e fa parte dell’Associazione non agisce con nessun paravento, ma anzi ha sempre operato in prima persona con responsabilità e indipendenza di giudizio. Inoltre volevamo informare l’Assessore Tossani che l’Associazione è “una costola” della CARITAS CITTADINA e che le figure che la rappresentano svolgono il proprio dovere più per vocazione e passione che altro (credo che non tutti siano disponibili a dare il proprio contributo pur non percependo un compenso da oltre 6 mesi!)
8. “QUALI SONO LE USCITE PER LA ONLUS RIGUARDO ALLE PERSONE CHE VI COLLABORANO?”
I bilanci dell’Associazione sono pubblici, ed il Comune è l’ente deputato al loro controllo. Questa è l’occasione propizia perché l’assessore Tossani si chiarisca le idee e più disponibile ad incontrare e conoscere le realtà sociali che operano nella nostra Pachino.
L’Associazione Onlus L’Albero della Vita dovrebbe essere motivo di orgoglio per un assessore ai servizi sociali che ha a cuore la sorte dei cittadini più deboli e indifesi, più che bersaglio di critica gratuita e non veritiera, senza peraltro riconoscere e assumersi le proprie responsabilità.
Scusandoci sin d’ora per i toni accesi e per la prolissità di questo scritto, auspichiamo che l’assessore voglia rimediare alle Sue dichiarazioni ritrattando le Sue accuse infondate e le Sue velate insinuazioni. Glielo chiediamo non tanto e non solo per salvaguardare la dignità dell’Associazione, che sin dalla nascita ha raccolto elogi dagli Enti con cui si relaziona, quanto per evitare di dare un pessimo esempio di ignoranza e disinformazione, che tanto male arrecano a tutta la nostra società e al fine di ristabilire la verità dei fatti.
Pachino, li 16/11/2012
L’associazione O.N.L.U.S.
L’ALBERO DELLA VITA