Quest’anno rischia di saltare la 12a Edizione del Festival del Cinema di Frontiera.
Oggi non ci interessano come, perché e di chi le colpe.
Ogni Buon Pachinese che sente ancora l’amore per la propria terra, deve collaborare alla rinascita di questa importante manifestazione culturale.
Per due specifici motivi:
1) Il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera ha fatto di Pachino un crocevia geografico, artistico e culturale di avanguardia, capace di interrogarsi su Sé e l’Altro e sul loro complesso rapporto, nella dimensione dell’inclusione piuttosto che dell’esclusione.
Pachino terra di Pace, quale è sempre stata fin dalle sue origini, deve continuare a coltivare il sogno moriniano della “Terra-patria, comunità di destino”, senza distinzioni di alcun genere.
La Cultura ha questo potere di avvicinare i popoli, di far conoscere l’Altro, di includerlo nel proprio Sé nel rispetto delle sue diversità che sono solo ed essenzialmente culturali e non antropologiche.
Il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi deve continuare perché ha dalla sua queste valenze umane e culturali, ben oltre quelle di tipo più propriamente artistiche.
2) I pachinesi, e soprattutto gli OPERATORI ECONOMICI, devono sapere che la manifestazione ha una “valenza in termini di competitività territoriale” con altre manifestazioni regionali e nazionali, con una ricaduta mediatica ormai acclarata; ma soprattutto ha “un impatto economico sul territorio di Marzamemi e Pachino” che sarebbe AUTOLESIONISMO perdere.
Auspichiamo che gli operatori economici, gli enti pubblici, le associazioni di categoria, i semplici cittadini sappiano dare il necessario contributo, anche economico, per salvare la 12a Edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, l’unica manifestazione che può ancora mantenere Pachino, con il nome e il ruolo che merita, nella più vasta comunità regionale e nazionale.
Ti invitiamo a firmare on line questo appello!
Dott. Nello LUPO