Finalmente si comincia a ragionare e a prendere posizioni concrete e innovative.
La presa di posizione del sindaco Valvo, che leggiamo oggi sulla stampa, è, infatti, quella che ci auspichiamo da anni, e cioè che la questione della sanità nella zona sud sia interpretata, seriamente, con una logica distrettuale e di territorio.
Personalmente, sono molto favorevole all’idea che un unico ospedale di area, nuovo e costruito in un luogo centrale ai 5 comuni della zona sud della provincia, possa sostituire le strutture esistenti di Noto e di Avola.
Bisogna uscire dalla logica di lotta tra le due città e cominciare a capire che se la grande maggioranza dei cittadini dei comuni di Portopalo, Pachino, Rosolini, Noto e Avola, non si reca nei due nosocomi siracusani un motivo ci sarà.
E il motivo principale sta nel fatto che l’eterna contrapposizione campanilistica tra netini e avolesi, a difesa ora dell’uno ora dell’altro ospedale, determina una paralisi delle procedure di ammodernamento, di creazione di nuovi reparti e di potenziamento degli esistenti, con contraddizioni enormi sul piano delle spese già fatte e poi abbandonate.
Su questo argomento sia a livello personale, sia a livello di partito democratico ho sempre sostenuto questa idea e ritengo che se il sindaco di Noto, discutendone e confrontandosi con i suoi colleghi degli altri comuni, dovesse veramente sposare questa proposta, fin da subito, troverà, non i partiti, ma le città intere a sostegno di un diritto fino ad oggi negato.
D’altra parte le cifre parlano chiaro, la mobilità extraprovinciale è altissima, soprattutto verso il ragusano.
A noi mancano strutture adeguate per l’oncologia, per reparti di cardiologia d’urgenza e laboratori analisi e di radiologia all’altezza di comunità che vedono sempre più aumentare i casi di tumori.
Unificare fisicamente le strutture, magari in un’area esterna ai centri abitati, facilmente raggiungibile, farebbe ottenere una vera ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie e la
realizzazione di un vero grande ospedale della zona sud.
Questo può essere un sogno e un ideale utopico, ma solo chi crede nei sogni e nelle utopie, alla fine, li realizza.
Turi Borgh
(componente del circolo pachinese del Partito Democratico)