La Voce di Rosa, il documentario di Nello Correale, dopo il grande successo registrato nel corso dell’anteprima nella maestosa cornice del Teatro Greco al 57° Taormina Film Fest, sarà proiettato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, venerdì 1 luglio 2011, alle 18.30, presso l’Auditorium del Centro, ai Cantieri Culturali alla Zisa, pad. n. 6, Via Paolo Gili, 4. Alla proiezione sarà presente il regista Nello Correale.
Il film narra la storia di Rosa Balistreri, la cantatrice di Licata, definita l’Amalia Rodriguez siciliana. È la cantante folk che negli anni Settanta-Novanta ha raccontato, con la sua voce, la Sicilia, con una passione e una carica umana non comuni. Il documentario a lei dedicato si apre con le parole di Ignazio Buttitta, il poeta che collaborò con lei e le fu amico: «la voce di Rosa, il suo canto strozzato, drammatico, angosciato, pareva uscisse dalla terra arsa della Sicilia…». In un teatro Donatella Finocchiaro, l’attrice siciliana, sta preparando un recital sulla vita e la musica di Rosa. Il racconto si articola e dipana attraverso vari momenti: la rappresentazione in teatro con Donatella, le testimonianze di chi l’ha conosciuta, i documenti, le foto, le interviste alla stessa Rosa, i concerti, le canzoni, le apparizioni televisive, per tessere la trama avvincente della sua vita difficile. La fame e la miseria dell’infanzia, il matrimonio imposto, le violenze, i soprusi accanto alla forza intensa del suo canto, che poi le permetterà di diventare, per tutti, la cantatrice della terra di Sicilia. Agli interventi musicali della stessa Donatella, si alternano le interviste a Dario Fo, Giovanna Marini, Carmen Consoli, Lucilla Galeazzi, Alfio Antico...
Amica di artisti ed intellettuali quali Renato Guttuso, Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini, Dario Fo, Ignazio Buttitta, che a lei aveva dedicato alcune tra le sue liriche più belle, dedichiamo un ritratto filmato che raccoglie la storia della sua vita, della sua musica, degli amici e della Sicilia del suo tempo.
Rosa Balistreri ha cantato la Sicilia come nessun altro, il suo è stato il vero canto popolare, ciò che per gli schiavi afro-americani era il blues; infatti come loro ha cantato la terra, il carcere, la violenza subita, l’ingiustizia, un amore profondo per ciò che faceva…
Come ha scritto il poeta Ignazio Buttitta, che collaborò con lei e le fu amico, «ogni volta che cercheremo le parole, i suoni sepolti nel profondo della nostra memoria, quando vorremo rileggere una pagina vera della nostra memoria, sarà la voce di Rosa che ritornerà a imporsi con la sua ferma disperazione, la sua tragica dolcezza…».
Un cordiale saluto.
Andrea Di Falco