Rispondo con qualche giorno di ritardo ai 2 lettori che giorno 30 agosto hanno commentato l’articolo della Sicilia del 29 sulle sagre di Marzamemi che si spostavano a Noto.
All’utente non registrato, con il quale sono in completa sintonia su tutto ciò che asserisce, rispondo che l’abuso di potere da parte del Sindaco ci sta tutto.
Così come c’è stato nel togliere a 3 associazioni ed un Comitato Civico la propria sede al 1° piano della ex scuola di Marzamemi, per farli sostituire da un tavolo di plastica bianca di 1 mt. x 1 mt. e 2 sedie in una delle 3 grandi stanze su cui nessuno dell’associazione Misericordia si è mai seduto ne tantomeno quelle stanze sono servite da spogliatoio perché i volontari arrivavano già con la loro uniforme e si siedevano all’aperto per le poche ore di servizio pomeridiano in supporto alla Guardia Medica.
Così come c’è stato abuso di potere da parte di quel vigile mandato dal Sindaco il primo di Maggio nei confronti di quella turista che in piazza Regina Margherita è stata costretta velocemente ad alzarsi perché quel vigile gli aveva tolto la sedia sotto il sedere, poiché la nave Regina Margherita non era stata ancora collaudata e pertanto rischiava di affondare qualora ci fosse stata qualche falla a prora o a poppa. In tale occasione si è mostrato assoluta mancanza di buon senso nei confronti di gestori che aspettavano quei giorni rossi dopo 7/8 mesi di chiusura per i lavori di ripavimentazione della piazza.
Così come c’è stato abuso di potere quando, per tagliare la testa di Franco Infante (dopo aver tagliato la mia e quella di Barbara Fronterrè) si inventa un blocco del traffico nella rotatoria di Spinazza che, a parte qualche sparuto numero di parenti che egli annovera dalle parti del posteggio sotto la diga che lo osannano per quanto ha fatto, gli fa meritare invece le maledizioni dell’intero comparto commerciale a cui toglie centinaia e centinaia di visitatori serali e gli fa conferire la cittadinanza onoraria di Portopalo di C.P. per tutti i turisti e Pachinesi che, invece di scendere a Marzamemi, sono andati a passare le serate nel comparto commerciale di quel paese.
Per tale argomento apro un’attimo una parentesi. Vero è che in quanto padre di un Comitato Cittadini dovrei pensarla come qualche mio concittadino che se ne frega del comparto commerciale e gli sta bene la ZTL alla spinazza. Ma un Sindaco deve pensare al comparto commerciale e prima di effettuare quanto sopra dovrà andarsi a cercare dei posteggi alternativi fuori dal luogo di chiusura. Allo scopo di far diventare Marzamemi un grosso centro turistico (di cui ancora siamo lontani anni luce dal traguardo) ho anche fatto nascere un soggetto turistico (il Ce.Na.Co Marzamemi) che è formato da gente interessata al turismo che come tale vuole fortemente l’intera isola pedonale a Marzamemi. Il messaggio che qualcuno ha fatto passare è che i commercianti non vogliono l’isola pedonale. E’ FALSO!!! Il paese è formato sia da cittadini ma anche da un comparto commerciale che investe denaro nella stagione estiva e pertanto in questa questione ci voleva il buon senso di trovare un punto di incontro tornando sui propri passi rispetto ad un provvedimento basato su arroganti personalismi. Punto di incontro che poteva essere quello di far riempire quel parcheggio dalle 20 alle 21.30 e poi chiudere completamente alla Spinazza oppure mantenere lo stato di cose dello scorso anno con la semplice aggiunta di un vigile ed una transenna dove in prossimità della 1^ scala della diga i furbi spesso sforavano per andare a parcheggiare imperterriti davanti alle porte delle case della gente che si vedeva ostruita anche la stessa uscita pedonale.
Detto tutto questo vengo al motivo di questo mio scritto e cioè all’altra cittadinanza onoraria che qualcuno del Consiglio Comunale di Noto sta proponendo per il nostro Sindaco dopo che ha permesso che le sagre si siano svolte a Calabernardo ostruendone lo svolgimento nel suo luogo naturale, Marzamemi. Come può un Sindaco, dopo aver avuto già un grosso ruolo nella mancata riedizione del 4° Bottarga Festival (vedasi articolo su zoomsicilia di qualche mese fa) alla proposta di un progetto chiamato “Tuna fish Meeting” che prevedeva dall’11 al 19 agosto 2 sagre (tunnina 11 e 12 e bottarga 18 e 19), che prevedeva un convegno sulle tonnare e sulle qualità organolettiche del tonno, che prevedeva la proiezione di vecchi filmati di mattanze, che prevedeva soprattutto per quei 9 giorni e dico 9 giorni l’esposizione di prodotti tipici ed artigianali in 10 stand su viale Jonio ed inoltre durante le 2 sagre avremmo allietato le serate dei visitatori con i balli di gruppo nell’angolo della tonnara alla balata, come può, dicevo, questo sindaco farmi comunicare da un vigile, mandatomi soltanto 1 ora prima dell’ipotetico inizio della manifestazione l’11 Agosto alle ore 18.30 che l’unica collaborazione che chiedevo a questa amministrazione (10 tavoli elettorali e 10 bidoni di spazzatura – le solite richieste annuali) non veniva concessa poiché il materiale richiesto occorreva ad altra manifestazione. Questa comunicazione scritta a penna di proprio pugno e firmata dal Sindaco mi è stata fatta solo leggere per presa conoscenza ma non notificata in quanto documento interno che il Sindaco aveva inviato ai vigili, al settore commercio del Comune ed al settore turismo del comune. La sorte ha voluto che quel documento è stato anche letto contemporaneamente da 2 ragazzi che erano casualmente fermi a chiacchierare con me.
Essendo una persona previgente, 5 giorni prima dell’ipotetico inizio della manifestazione ho scritto al Sindaco per comunicargli che, visto il protrarsi della mancata autorizzazione da parte sua allo svolgimento della stessa ed il mancato riscontro circa la collaborazione richiesta (tavoli e bidoni), nonostante fossi già in possesso dell’autorizzazione demaniale, la manifestazione veniva spostata a data da destinarsi sempre che arrivasse la sua autorizzazione.
Ho ritenuto quel documento scritto dal Sindaco un tacito diniego ad organizzare la manifestazione a Marzamemi e pertanto ho pensato di spostarla sotto la diga in territorio di Noto proprio di fronte la casa del nostro sindaco. Per l’occasione Franco Infante aveva dato l’OK per darmi come spazio metà del terreno che gestisce ed avremmo dovuto fare la manifestazione l’1 e 2 settembre. Contentissimo di questa idea cambio tutte le bozze dei manifesti, cambio il logo del Comune di Pachino con quello di Noto e parto per Noto a chiedere l’autorizzazione del Sindaco Valvo chiedendo ad egli le stesse richieste fatte al Sindaco di Pachino. “Tu sei pazzo”, mi dice il Sindaco di Noto. “Io non darò mai il mio consenso per dar visibilità al Sindaco di Pachino di fronte casa sua sebbene in territorio di Noto. La gente che non conosce la storia del territorio penserà che questa bella manifestazione è stata organizzata da Peppe Campisi davanti casa sua e sarà tutta sua la visibilità del tuo lavoro. Se vuoi te lo faccio organizzare a Calabernardo”.
Me ne sono andato alquanto contrariato da quell’incontro poiché già immaginavo la faccia arrabbiata del nostro sindaco a vedersi organizzare di fronte casa, comunque, una manifestazione che lui aveva intralciato tanto da considerarla morta.
A questo punto se mi fossi fermato li, soltanto pochi avrebbero saputo di questo GRAVISSIMO evento che ha tolto almeno ulteriori 15.000 visitatori nei 9 giorni previsti dell’intera manifestazione. E siccome tutto quello che mi combina da diverso tempo io lo rendo pubblico affinché la gente sappia in chi hanno posto la loro fiducia, ho deciso di accettare la collaborazione del Sindaco di Noto e di organizzare insieme alla mia associazione il tutto a Calabernardo. Pur sapendo, comunque, che Calabernardo non è un luogo turistico come Marzamemi e che li la gente avrei dovuta portarcela. Pur sapendo che l’1 e 2 settembre i turisti sono già andati via. Pur sapendo che rischiavo di non riprendere neanche le spese, ho fatto partire la macchina organizzativa con 20 mila volantini in cui alla fine ringraziavo il Sindaco di Noto a differenza del Sindaco di Pachino che non aveva saputo cogliere l’importanza della manifestazione per il suo comparto commerciale (in cui ci saranno stati anche tanti che l’hanno votato).
Adesso rispondo a Rosario Spinello che era il 2° commentatore di quella notizia.
Come vedi ci ho provato a farlo alla Spinazza ma non ci sono riuscito. E con quale animo pensi abbia organizzato questa manifestazione a Calabernardo e non a Marzamemi, tu che dalle nostre lunghe telefonate conosci l’amore che nutro verso il nostro territorio. Li non era questione di trovare 4 tavoli. La questione era che non ho avuto l’autorizzazione che un Sindaco deve dare per lo svolgimento di una manifestazione. Autorizzazione che poi viene richiesta dalla Questura per la loro ulteriore autorizzazione. Semmai questa manifestazione era piaciuta ed è stata finanziata dalla Regione e dalla Provincia e non mi andava proprio di far sapere ai dirigenti Regionali e Provinciali che a Pachino abbiamo un sindaco che fa saltare le manifestazioni perché dice, prima, che i tavoli elettorali erano occorrenti ad altra manifestazione e poi, dopo mia espressa richiesta scritta ai sensi della legge 241/90 sulla trasparenza, mi risponde con lettera prot. 025215 del 23 agosto dove dice testualmente che il mancato accoglimento delle mie richieste al fine di dar vita alla manifestazione “Tuna Fish Meeting” è dipeso per l’assoluta indisponibilità di personale operaio che è stato impegnato per altri compiti istituzionali che rivestivano assoluta priorità. Inoltre, continua Campisi nella risposta fattami recapitare, proprio nei giorni in cui si sarebbe dovuta svolgere la detta manifestazione la città di Pachino viveva una situazione di vera e propria emergenza rifiuti – situazione tra l’altro ampiamente trattata dai quotidiani regionali.
Quei famosi tavoli sono stati scesi agli inizi di luglio dagli addetti della cooperativa che lavora per il Comune da Pachino nella scuola di Marzamemi proprio perché ad Agosto sarebbero serviti alle sagre. Se è vero che c’era carenza di operai me lo poteva dire e noi ce li andavamo a prendere personalmente con le nostre braccia non nella scuola di Marzamemi, dove tutt’ora forse sono ancora custoditi, ma anche in capo al mondo. La scusa poi della emergenza rifiuti per negarmi qualche bidone di spazzatura in più per qualche sacco di piatti e bicchieri di plastica che avremmo accumulato, quello poi è a dir poco una farsa.
E tu Spiros pensi che dopo questa risposta puerile da prima elementare io non abbia trovato ancor più la forza di organizzare (come da Lui voluto) fuori da Marzamemi la manifestazione per poi far sapere ai Pachinesi e soprattutto al suo comparto commerciale l’ulteriore danno economico da lui compiuto ai danni del territorio soltanto per stupide ripicche personali?
Nel tuo commento parli di strisciante guerra commerciale solo perché io sono il cognato di uno dei 2 produttori ittici di Marzamemi (e di questo sono orgoglioso ma non ne vedo colpe) ed il sindaco è il fratello dell’altro. Ti do ragione!!! Ma questa stupida guerra, bada bene, la fanno solo da una parte perché sono fortemente convinto che di questo passo si fa il male del territorio. Da parte mia ho dimostrato nell’ultima risposta che ho dato a Peppe Cambareri (sull’articolo Faida Familiare?- di qualche giorno fa) che sono fortemente convinto che la collaborazione (anche indiretta) di questi 2 produttori farebbe solo il bene di tanti. Così come ero fortemente convinto che la mia spassionata collaborazione con Peppe Campisi a suo tempo offertagli sarebbe stato un vantaggio per il territorio. Ed invece devo registrare continui, bassi e furbeschi attacchi da parte di un Sindaco che invece di fare il Sindaco di tutti pensa di essere stato eletto Generale d’Armata per andare con le sue truppe all’attacco dei suoi avversari politici che egli impropriamente considera nemici da abbattere.
Da diverso tempo ho imparato a rispondere agli attacchi con la comunicazione. Farò sempre sapere a tutti i vari soprusi che mi verranno lanciati, soprattutto dove nel fare questo il nostro sindaco farà il male del territorio.
Pertanto caro Spiros. Ti capisco e ti giustifico sempre quando da Firenze nel difendere il Sindaco, coerente con le tue idee difendi la volontà istituzionale dell’elettore ma adesso che hai passato qualche giorno a Pachino in Agosto non hai per caso colto nella maggior parte dei Pachinesi che lo hanno votato quel sentimento di pentimento di chi, oggi, non lo voterebbe più??
Cordiali saluti a tutti – Pasquale Aliffi