Lettera aperta al Sindaco di Pachino

Lettera aperta al Sindaco di Pachino S’informa la S.V. che è venuto meno il rapporto di collaborazione politica con la Federazione dei Verdi di Pachino.

Alla prova dei fatti, sin dall'inizio di quest’amministrazione, alcuni esponenti di maggioranza, hanno creato un clima non sereno nei confronti dell’Assessore dei Verdi mettendo in giro voci ed illazioni, proferendo che l’Assessorato dei Verdi non avrebbe superato i sei mesi per mancanza di consiglieri comunali. Nell’ultimo periodo il rapporto tra Lei e l’Assessore dei Verdi è degenerato scadendo in questioni che esulano la politica, sconfinando in veri e propri motivi personali (guarda caso all’avvicinarsi dei sei mesi).

Ultimamente l’Assessore dei Verdi è stato fatto oggetto di vero e proprio linciaggio politico e di denigrazioni, tutto questo perché l’Assessore aveva un rapporto collaborativo e proficuo con il dirigente del settore ecologia: persona che Lei mal gradisce per motivi non chiari ma certamente non imputabili a incapacità.

Evidentemente ciò per la Vostra persona è un grave motivo tale da venire meno il “rapporto di fiducia” che Lei si è affrettato a dire per avere (sempre secondo Lei) una “giusta” motivazione per revocare le deleghe all’Assessore. Sicuramente era anche un buon motivo (sempre secondo Lei) asserire telefonicamente, dopo che l’Assessore aveva fissato un incontro con Lei e il dirigente del settore ecologia, al fine di risolvere delle sopravvenute esigenze, “se venite vi prendo a calci in c…” chiudendo bruscamente (con molta ineducazione) il telefono.

A tal proposito, per una sua maggiore conoscenza ed informazione, riteniamo utile riportare di seguito la relazione tra potere e apprendimento citata a pag. 246 tratta da “Il fenomeno organizzativo” di M. Ferrante e S. Zan distribuito da Carocci:
"più il capo (inteso come leader, organizzatore) è insicuro e formalista, più scoraggerà nei suoi subordinati un coinvolgimento attivo, intelligente, collaborativo; più è autoritario e repressivo più riuscirà, forse, a costringere l’altro ad agire secondo la sua volontà, ma nello stesso tempo lo indurrà a violare le norme e gli ordini ogniqualvolta si distrae: di conseguenza il capo sarà ancora più autoritario e repressivo innescando un altro di quei circoli viziosi di cui è piena la vita delle organizzazioni. Il capo “tenentino”, proprio perché consapevole sotto sotto della propria debolezza, il più delle volte si circonderà di assistenti (denominato staff) ancora più incompetenti per essere certo di non sfigurare mai a loro occhi e per non dover temere che qualcuno di questi lo possa sovrastare, per meriti nella carriera. Il capo competente usa la sua autorità e influenza anche per “formare” i propri subordinati sviluppando una serie di processi di apprendimenti individuali che poi si riverberano sull’intera organizzazione".

Allora spieghi i veri motivi che hanno portato a tutto questo!
Dica che i contrasti con l’Assessore sono detonati da quando i rapporti collaborativi con il dirigente del settore ecologia sono diventati positivi per la risoluzione dei tanti problemi che si stavano affrontando: Pachino è uno dei pochi comuni che ha una propria discarica e non va a conferire i rifiuti urbani a M. S. Anastasia (CT) con notevole risparmio economico per le casse comunali. L’Assessore e tutto l’ufficio ecologia, in piena sinergia, sono riusciti ad approntare il progetto e la relativa realizzazione dell’innalzamento del torrino che consentirà a questo Comune di abbancare i rifiuti solidi urbani per altri mesi.

Ma evidentemente per Lei avere dei rapporti collaborativi e positivi per il bene del paese è tutt’altro che una priorità: la sua impellenza è mettere davanti a tutto il fattore personale; in altri termini mettere i bastoni tra le ruote perché, essendo il dirigente una persona poco gradita a Lei (omettiamo gli aggettivi da Lei usati nei confronti del dirigente perché si discostano dalla morigeratezza), anche l’Assessore, secondo il suo pensiero, doveva avere una posizione allineata a quella del Sindaco (di scontro nei confronti del dirigente) creando ulteriori attriti e contrasti in barba alla ricerca di soluzioni delle problematiche che via via si sarebbero presentate. Le ricordiamo che un buon amministratore non deve mai confondere le questioni personali con quelle politiche e amministrative.

Per quanto riguarda le zone SIC i Verdi hanno sollecitato, tramite lettere e richieste di incontri, l’Assessore regionale il quale, a tal fine, si è recato a Pachino. Le altre forze politiche della maggioranza oltre che tenere dei bei discorsi che strappavano gli applausi di qualche imprenditore agricolo cosa hanno fatto concretamente?

Dica anche che un'altra motivazione per cercarsi lo “scontro” con l’Assessore è la mancanza di rappresentanti al consiglio comunale da parte dei Verdi. In questi ultimi giorni vedendosi vacillare la “sua” amatissima poltrona di sindaco per la perdita di due consiglieri comunali (e due assessori) e quindi, a conti fatti avendo più di qualche difficoltà al consiglio comunale, ecco che si è reso necessario “scaricare” i Verdi per far entrare qualche forza politica che avesse consiglieri…Ricorda quando eravamo nel “suo” amatissimo ufficio e sosteneva che, se la maggioranza votava per l’entrata, nella coalizione, dell’MPA lei avrebbe accettato? Complimenti per la coerenza nei confronti di chi l’ha votata!!!

Adesso una boccata d’ossigeno è arrivata anche dalla sinistra radicale, Italia dei Valori e Ds nascosti dietro il progetto politico dell’Unione, dove tutte le accuse, le divergenze, i contrasti erano sfociati, in campagna elettorale, nel candidare due sindaci diversi non accordandosi nemmeno per il ballottaggio. In quest’ultima fase, infatti, prendeva posto anche il grottesco: segretari di partiti di centro sinistra che al ballottaggio appoggiavano il candidato a sindaco di centro destra.Tutte queste problematiche, adesso, sono venute meno, come magicamente scomparse; si vogliono tutti bene, tutti sono uniti: miracoli delle poltrone…

Caro Sindaco non bastava dire semplicemente la verità? Ci saremmo messi da parte lo stesso senza queste squallide e disadorne motivazioni che, pretestuosamente, sono state montate ad arte da parte sua (e del suo staff) per “cacciarci”.

A conclusione ci permettiamo di dire che, a nostro avviso, Lei non sarà ricordato come un buon amministratore, come colui che ha messo al primo posto il bene e lo sviluppo di questa vessata città, ma come colui il quale ha amministrato in base a simpatie ed antipatie. Noi capiamo che ha provato per ben tre mandati prima di divenire primo cittadino e possiamo perdonarLe le diverse auto-sublimazioni dei suoi mezzi e delle sue capacità fatte verbalmente, ma ahinoi bisogna essere dei buoni organizzatori, concreti, produttivi, propositivi e soprattutto umili per avere dei risultati quantificabili, quantizzabili, palesi, certi ed indubbi…

Alla luce di quanto scritto sopra la Federazione dei Verdi (locale e provinciale) cessa qualsiasi rapporto politico con Lei giacché non garante di lealtà, correttezza e perspicuità nei nostri confronti. I Verdi a Pachino saranno sempre presenti e naturalmente si occuperanno di salvaguardia dell’ambiente e del territorio rimanendo una forza di centro sinistra ma non di questo centro sinistra in dissonanza su tutto e in assonanza su niente. Anzi su una cosa sono d’accordo: occupare due dei tre assessorati potenzialmente vacanti. Noi usciamo da quest’inciucio fatto di poltrone, di numeri, di ricatti politici e di occupazione di posti strategici anche fuori della casa comunale (se vuole possiamo citarLe tutti i posti che sono stati occupati in barba a chi, loro malgrado, non rientrano tra gli “unti”).

Auguri signor Sindaco…ne ha proprio bisogno e Le raccomandiamo, offenda meno e produca di più, ma soprattutto sarebbe opportuno che i fatti personali li lasciasse la mattina fuori del Comune e magari, se proprio non ne può fare a meno, li riprenda all’uscita quando termina la giornata lavorativa.

Ci lasci correre un’ultima riflessione: durante i comizi elettorali fatti in piazza, Lei imperturbabilmente oseremmo dire quasi stoicamente, come un Vate, (vale a dire il poeta che fustiga, bacchetta l’immoralità dei suoi avversari) diceva ai propri antagonisti “vergogna”. Adesso quietamente e umilmente siamo noi a dirLe SI VERGOGNI!!!

Il responsabile locale dei Verdi
Dott. Concetto Amenta
Pubblicata da: Federazione Dei Verdi Di Pachino il 05-11-2006 19:48 in Comunicati

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