MARZAMEMI - I commercianti di Marzamemi hanno intrapreso una protesta di due giorni, decidendo di chiudere simbolicamente le loro attività mercoledì e giovedì, per denunciare la mancanza di una gestione pubblica adeguata del borgo che sta causando notevoli disagi.

In un comunicato stampa, i rappresentanti del Centro Commerciale Naturale di Marzamemi hanno dichiarato: "Mentre tutte le attività turistiche in Sicilia e in Italia stanno affrontando l'alta stagione dedicandosi ad accogliere i visitatori, noi imprenditori di Marzamemi siamo costretti a protestare e manifestare il nostro dissenso riguardo al modo improvvisato, insensato e dittatoriale con cui il sindaco di Pachino, Carmela Petralito, sta gestendo questo luogo di lavoro, investimento e accoglienza internazionale."

I commercianti hanno fatto richiesta, senza successo, di un incontro con Carmela Petralito per pianificare la stagione turistica del 2023, che si presenta "piena di problematiche", come hanno continuato a spiegare gli operatori del borgo. Queste sfide vengono affrontate in completa solitudine, tra cui la carenza idrica, la gestione dei rifiuti, le questioni legate alla viabilità e l'assenza di un progetto per valorizzare il territorio. Il sindaco ha persino rifiutato di ascoltare le valutazioni della Consulta Marzamemi, un organismo comunale che comprende anche le associazioni di categoria. A causa di queste decisioni prese unilateralmente, senza il coinvolgimento della giunta, senza un esecutivo e senza assessori competenti in materia, i commercianti hanno avviato queste azioni di protesta per far sì che le loro ragioni e richieste vengano prese in considerazione.

Le richieste dei commercianti comprendono la risoluzione immediata di problemi cronici del borgo, come ad esempio l'estensione dell'orario di apertura della guardia medica turistica fino alle 14 e la risoluzione della crisi idrica. Inoltre, essi chiedono una gestione corretta degli ambulanti stagionali, rispettando le norme commerciali, igienico-sanitarie e i vincoli paesaggistici e monumentali del luogo. Un altro punto della piattaforma di rivendicazioni riguarda la necessità di riconsiderare la destinazione del mercatino artigianale, ritenuto una risorsa per il borgo, e di attivare un tavolo tecnico con il Demanio Marittimo per spostarlo in viale Jonio.

La protesta dei commercianti riflette una crescente preoccupazione riguardo al futuro di Marzamemi e al ruolo delle istituzioni nella gestione delle problematiche locali. Il titolo dell'articolo potrebbe essere: "Due giorni di protesta dei commercianti di Marzamemi: La lotta per il futuro del borgo abbandonato dalle istituzioni".