Ricevo da Pasquale Aliffi e pubblico la seguente lettera che la Presidente Nazionale di Italia Nostra ha inviato al Sindaco ed alla Soprintendenza ai BB.CC
MARZAMEMI - Esistono opere, frutto dell’ingegno umano, che col passare del tempo per la loro peculiarità rappresentano il segno distintivo di un’attività esercitata da secoli e tale da diventare “memoria storica” di un luogo. E’ questo il caso degli “scieri” di Marzamemi, testimoni muti di un’arte antica, sapientemente esercitata da generazioni di “calafatari”, come gli Aliffi, costruttori di imbarcazioni realizzate con una tecnica particolare che le distingueva fra tutte le altre. Una società civile, rispettosa del proprio passato in cui affondano le radici del presente, proprio perché tale, deve necessariamente tutelarne le testimonianze perché patrimonio culturale inalienabile da tramandare alle generazioni future.
Quale presidente di Italia Nostra, associazione che da oltre cinquant’anni si adopera per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione, non posso non rivolgere un pressante invito alle Autorità responsabili e ai proprietari perché i due meravigliosi esemplari di scieri vengano spostati dalla struttura fatiscente in cui si trovano in un luogo idoneo alla loro tutela. L’occasione del costituendo “Museo del mare“, per cui anche la Sezione di Siracusa dell’Associazione è impegnata, mi sembra un’ottima occasione per risolvere il problema che rischia di vedere distrutti questi manufatti unici. Sappiamo che la Soprintendenza di Siracusa ha emesso un decreto di vincolo sugli scieri e che un progetto dell’Amministrazione comunale per la realizzazione di un percorso litoraneo prevede la sistemazione dell’antica sede dei “calafatari” che, debitamente ristrutturata potrebbe essere adibita a sede del “Museo del Mare” e a luogo espositivo per gli scieri; sistemazione che fra l’altro comporterebbe per l’Amministrazione una spesa limitata trattandosi di proprietà demaniale. Per quanto riguarda la proprietà delle imbarcazioni, lo stato in cui attualmente versano potrebbe indurre le Autorità preposte alla tutela di chiederne l’acquisizione per impedire che un simile patrimonio di grande valore antropologico e artistico venga irrimediabilmente perduto.
Durante la mia recente visita a Marzamemi sono rimasta incantata dalla bellezza del luogo sulla cui tutela occorre vigilare con attenzione anche per l’esecuzione dei lavori di restauro che non devono snaturare la semplicità e l’armonia dell’insieme. Mi auguro che alla mia prossima venuta in Sicilia e a Marzamemi possa trovare risolto il problema del restauro e della corretta collocazione degli scieri; questo meraviglioso borgo marinaro e le persone che si adoperano per valorizzarlo lo meritano.
La Presidente
Alessandra Mottola Molfino