Marzamemi e le sue problematiche Marine

Marzamemi e le sue problematiche Marine MARZAMEMI - Il restringimento dello specchio acqueo della Balata, il suo insabbiamento e la relativa erosione costiera della zona di contrada Lettiera sono stati recentemente al centro di un Tavolo Tecnico con diversi Enti preposti alla risoluzione della problematica. In tale riunione è emerso, così come in un altro tavolo tecnico del 2003 sempre organizzato dal nostro Comitato, che l’Ente competente per proporre una idonea progettazione era ed è il Comune di Pachino.

Il Ministero dell’ambiente ha elargito milioni di euro per le situazioni di alto rischio erosione di cui ne hanno usufruito tanti comuni limitrofi a Pachino.

Qualunque progetto però sarebbe stato inutile poiché l’alta classificazione di rischio erosivo della Balata non è stata mai riconosciuta dagli enti Regionali semplicemente per la mancata venuta negli anni di qualcuno mandato dalla lontana Palermo a relazionare il reale rischio, sebbene dalle carte risulta essere stati più volte invitati a farlo.

Dopo la nostra raccolta di centinaia di firme di cittadini di Contrada Lettiera, che negli anni hanno visto sparire una grande spiaggia e contemporaneamente il veloce avanzare del mare verso le loco case, finalmente qualcosa si è mosso.

Il Comune di Pachino ha inviato delle relazione da noi fornite sui porti di Marzamemi all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente in cui si evince la realtà della situazione, invitando ulteriormente a tal fine qualche funzionario regionale per relazionare la classificazione R4 previsto per l’alto rischio erosivo.

Finalmente in questi giorni a far visita ispettiva a Marzamemi è venuta una rappresentante del suddetto Assessorato regionale che si spera abbia relazionato effettivamente la cruda realtà di un porto Balata che si sta sempre più restringendo per il forte quantitativo di sabbia ed alghe (posidonia oceanica) che le correnti nate dopo la costruzione del braccio del molo della Balata strappano da contrada Lettiera e portano dentro la Balata.

Senza una progettazione che miri a far entrare le correnti marine come una volta, magari con grossi tubi foranei sotto il molo, lo specchio acqueo della Balata corre il serio rischio di sparire e magari i proprietari dell’isolotto Brancati raggiungeranno a piedi la loro abitazione senza il bisogno della caratteristica barchetta che li trasporti.

Altro rischio che incombe sul piccolo Borgo Marinaro è la recente difficoltà a poter pulire la foce del canale di scolo del pantano dalla ostruzione delle alghe che durante la stagione delle forti piogge rischia l’allagamento dell’intero paese, essendo Marzamemi costruito allo stesso livello del mare.

Dopo la presa possesso dei luoghi e la relativa chiusura della propria concessione demaniale dell’Area a terra da parte della Ditta Mariservice i mezzi del Comune saranno impossibilitati ad entrare e manovrare come nel passato sia per eliminare l’ostruzione continua di alghe che blocca il collegamento del canale con il naturale sbocco a mare e sia per ripulire prima della stagione estiva le grosse quantità di posidonia che altrimenti diverrebbero montagne nella battigia in bella vista dei turisti.

I noti rapporti non idilliaci fra il Comune di Pachino e la suddetta Mariservice non fanno sperare a nulla di buono. Bisognerebbe che qualche Ente Pubblico competente intimasse al concessionario l’obbligo della pulizia della foce del Canale ovvero la possibilità di concedere l’accesso all’interno della propria concessione demaniale agli uomini e mezzi che di volta in volta, anche per i problemi di protezione civile suddetti, dovranno ripulirlo o caricare e trasportare le alghe in discarica.

Infine, altro problema marittimo serio di Marzamemi che si spera possa essere risolto definitivamente al più presto dal Comune di Pachino è lo scarico di acque piovane miste a qualunque cosa trovi nel suo cammino che invece di finire la sua corsa nel mare aperto alla fine devia e, passando sotto la strada, sbocca e scarica nel porto Fossa, contribuendo ad innalzare il già scarso fondale a causa dei numerosi detriti che nel tempo si concentrano all’interno di tale Porto.

Restiamo speranzosi che questi campanelli d’allarme saranno presi nella giusta considerazione dagli Enti preposti, in caso contrario a rischio sarà il turismo di Marzamemi ma anche l’incolumità dei residenti del Borgo Marinaro.

Cav. Pasquale Aliffi – Presidente del Comitato Pro Marzamemi
Pubblicata da: Corrado Modica il 07-03-2012 21:45 in Comunicati

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