MARZAMEMI - Nel passato ho scritto tanti articoli giornalistici inneggiando all’autonomia di un territorio spesso mortificato dalla quasi indifferenza di un proprietario terriero che con i suoi 20 km. distanti dal territorio in questione (Marzamemi e Spinazza) ne blocca lo sviluppo. Oggi con questo scritto mi rivolgo con toni amichevoli e chiarificatori proprio a quel proprietario terriero (l’Amministrazione Comunale di Noto ed ai suoi cittadini) per far si che, qualora un giorno, dovessero essere chiamati a decidere sull’argomento, capiscano le grandi incongruenze ed assurdità che insistono nella parte netina di Marzamemi e nella corrispondente sua naturale spiaggia di Spinazza.
A tal proposito elencherò di seguito una serie di argomenti che faciliteranno meglio la conoscenza della problematica:
L’intero territorio di Marzamemi, (anche la parte catastalmente ricadente in territorio di Noto) da sempre considerata intera frazione di Pachino, ha ricevuto dall’anno della sua fondazione (1760) ed a prescindere dalle mappe catastali, tutti i servizi dal Comune di Pachino di cui era frazione (acqua, impianto fognario, spazzatura, sfalcio erba e giardinaggio, sistemazione ed asfalto strade, toponomastica, illuminazione etc.) senza che mai tale Comune facesse differenza, nell’elargire i suddetti servizi, fra i cittadini ricadenti catastalmente nel territorio del Comune di Pachino o del Comune di Noto.
La stessa ex scuola elementare di Via Nuova a Marzamemi è stata costruita dal Comune di Pachino in territorio di Noto. In tale struttura intere generazioni di Pachinesi hanno frequentato le scuole elementari.
All’interno di tale ex scuola elementare, da sempre proprietà del Comune di Pachino (ancor’oggi gestita da tale Comune) insistono uffici Comunali, Guardia Medica estiva di pachino, Associazioni pachinesi, ma soprattutto da sempre, in tempi di consultazioni elettorali, il seggio elettorale n° 20 di Pachino dove hanno espresso il loro diritto al voto tutti i cittadini pachinesi, anche quelli considerati pachinesi ma la cui residenza ricadeva nel territorio di Noto. Motivo, soltanto questo, per inficiare tutte le elezioni Comunali del Comune di Pachino nonché per assurdo anche quelle del Comune di Noto poiché tali cittadini residenti a Marzamemi in tenere del Comune di Noto non hanno contribuito nel tempo ad eleggere Consiglieri Comunali e Sindaci di Noto bensì consiglieri e Sindaci di Pachino.
Con l’avvento dell’Amministrazione Campisi, penultimo sindaco di Pachino, tutte queste assurdità territoriali, tacitamente accettate nel tempo da entrambi di Comuni (Noto e Pachino) sono venute a galla, non tanto rivendicate legittimamente dal Comune di Noto che ne avrebbe avuto diritto ma, “scoprendo gli altarini”, dal Sindaco Campisi che ha voluto mettere un freno ad una situazione assurda e non più sostenibile di gente che era abituata a pretendere i servizi dal Comune di Pachino ma che pagava ICI, tasse di urbanizzazione e quant’altro al Comune di Noto. Da allora (2007) una buona porzione di cittadini “Marzamaroti” la cui residenza insisteva in territorio di Noto si sono ritrovati attori passivi di un provvedimento che li ha visti di punto in bianco, dacché si riconoscevano cittadini pachinesi, diventare cittadini netini, pur senza aver mai cambiato la propria abitazione.
Da quel momento la nuova situazione, già assurda per quei cittadini, invece che sistemarsi, ha iniziato ad evidenziare ulteriori incongruenze che hanno messo a dura prova la loro posizione con disagi esistenziali che alle volte mortificano i diritti di un cittadino. Inizialmente l’ufficio Anagrafe del Comune di Noto li ha registrati in blocco quali nuclei familiari residenti in territorio di Noto specificatamente ma genericamente in Contrada Spinazza.. Tale contrada prende il nome da certe conformità naturali della attigua spiaggia di Marzamemi (in territorio di Noto). Si è accertato in seguito che nelle mappe catastali non esiste nessuna Contrada Spinazza e che pertanto i tecnici di Noto avevano registrato tali cittadini “emigranti” in una contrada inesistente.
Di conseguenza i cittadini hanno cominciato ad avere problemi con il recapito della posta ordinaria (bollette) i cui postini avevano forti difficoltà e si rifiutavano a consegnare ad indirizzi generici (Noto - contrada Spinazza). Fortunatamente questa problematica è stata risolta dopo innumerevoli lamentele dei rappresentanti di tali nuclei familiari. Il Comune di Noto, infatti, cancellò dai registri anagrafici la generica scritta “Contrada Spinazza” e restituì a ciascuno la propria la residenza secondo la toponomastica già esistente in luogo. Infatti, trattandosi di diverse strade a Marzamemi che tagliano sia il territorio di Noto che di Pachino, si è scelto di scrivere in ciascuno ad esempio: Tizio-Caio, residente a Noto in via Nuova n° - Marzamemi. Altro forte disagio è quello che per richiedere anche un semplice documento anagrafico tali cittadini devono recarsi negli uffici del Comune di Noto a 20 chilometri, distanza che per molti di loro anziani rappresenta una problematica non indifferente.
Il Comune di Noto già da prima del provvedimento anagrafico di emigrazione di tali cittadini aveva inviato loro cartelle esattoriali per il pagamento dell’ICI con salatissimi lunghi anni di arretrati da pagare. Tanti di loro, invece, avevano già pagato, come era prima consuetudine, al Comune di Pachino che inviava loro ulteriori cartelle esattoriali. Tutto ciò ha innescato diverse pratiche di contenzioso legale sostenute dai cittadini a cui viene intimato di pagare comunque la cifra indicata (a Noto) a prescindere dalla insicurezza di recuperare le somme già pagate ed eventualmente da richiedere a rimborso al Comune di Pachino.
Come già sopra evidenziato i cittadini in questione erano abituati ad esprimere il loro diritto al voto nella sezione n° 20 del Comune di Pachino, ubicata nella ex scuola elementare in via Nuova a Marzamemi vicinissima alle loro abitazioni. Dopo il provvedimento anagrafico tutti loro sono stati iscritti in una sezione qualunque del Comune di Noto lontano 20 chilometri da Marzamemi. A questo punto, sebbene non precluso, sarà ancora più difficile che tali cittadini (molti dei quali anziani) possano esprimere il proprio diritto al voto. A riprova di ciò si potranno consultare i registri degli elettori aventi diritto del Comune di Noto relativi all’ultima consultazione elettorale per il Consiglio Comunale e constatare la quasi totalità o l’assoluta assenza dei cittadini in questione che si sentono in tutto ciò defraudati, ritenendosi cittadini di serie B.
Infine la spiaggia di Spinazza, dove molti stanno investendo turisticamente, si ritrova da qualche anno al centro di una assurda politica ambientale che la sta vedendo, anno dopo anno, diventare una discarica di posidonia oceanica (erroneamente della alga). Una normativa della Provincia Regionale stabilisce che dalla prossima stagione la pulizia delle spiagge sarà una incombenza destinata soltanto ai Comuni proprietari terrieri e pertanto la “grana” Spinazza con le sue montagne di alghe passerà sotto responsabilità del Comune di Noto.
Cav. Pasquale Aliffi – Presidente di Autonomia Pachinese – Comitato Territoriale Pro Pachino