PACHINO - Matteo (pseudonimo) è un ragazzo di 15 anni, colto da atrofia muscolare agli arti inferiori e condannato, da sempre, a vivere su una sedia a rotelle. La famiglia è una delle tantissime che vivono a Pachino del solo lavoro saltuario del padre, oggi disoccupato. Matteo ha in programma un viaggio della speranza a Roma, una visita da uno specialista di malattie genetiche. La famiglia non ha i soldi per questo viaggio e si è rivolta ai Servizi Sociali del Comune di Pachino. La risposta pare sia stata: “non ci sono soldi”.
Matteo domani parte con il papà verso la speranza di un futuro migliore. Padre e figlio potranno partire grazie agli sforzi personali della famiglia e ad aiuti silenziosi.
Che non ci sono soldi lo sappiamo tutti, che la colpa di ciò non è di certo imputabile all’attuale Sindaco Roberto Bruno anche, ma che non si possa e debba risolvere un problema di così poca entità (poco meno di mille euro per i biglietti d’areo) non è possibile e non ci crediamo, oltre che ingiusto.
A un ragazzo già duramente colpito, ma che manifesta una grande gioia di vivere dimostrando un’accettazione emotivamente ragionata della sua limitazione fisica (noi che siamo stati suoi professori alle medie ricordiamo ancora il suo sorriso smagliante e ironico quando si parlava del suo Milan), non può essere tolta anche la SEMPLICE SPERANZA DI UNA POSSIBILE GUARIGIONE.
Tra l’altro la famiglia è beneficiaria del bonus socio-sanitario del 2010 che non ha ancora riscosso.
Facciamo voti che l’Amministrazione Comunale si impegni a soddisfare, magari al ritorno, le spese per questo VIAGGIO DELLA SPERANZA.
Attenderemo l’esito della vicenda perché siamo convinti che da qui partono anche i segnali di cambiamento tanto declamati.
Dott.Nello LUPO