Dopo circa dieci giorni di permanenza in Abruzzo, hanno fatto ritorno a Pachino i volontari dell’associazione di Protezione Civile ANOPAS.
L’opera dei volontari impegnati nell’assistenza alla popolazione colpita del sisma, è stata apprezzata da tutti, il loro spirito di solidarietà, di abnegazione e soprattutto il lato umano, essi sono stati fondamentali nell’ aiutare quel popolo a superare i momenti critici e uscire dal tunnel della paura.
Un’esperienza indimenticabile, che ha creato nei volontari, sentimenti di tristezza e commozione. Qualsiasi cosa, viene fatta pur impegnandosi a fondo, non riesce a colmare quel bisogno di sicurezza che invade quei poveri cittadini, privati dalle cose più affettuose.
Non basta promettere loro, la ricostruzione della casa, o qualsiasi aiuto economico, nessuno potrà ridargli, quel sano modo di vivere a contatto con la natura, il rapporto umano con il mondo esterno, la sicurezza di un focolare.
Anche Pachino ha dato il suo contributo di solidarietà, rappresentata dai volontari dell’ANOPAS che sono stati chiamati a sostenere, aiutare ed assistere le popolazioni abruzzesi.
Il Presidente Giombattista Lombardo, che è stato personalmente presente insieme al volontario Corrado Spataro, nel Campo Colombaia di Tornimparte, ha ritenuto importantissima l’esperienza vissuta.
Un momento particolare, è stato quando una scossa di terremoto tremenda, ha fatto vibrare tutto il terreno intorno comprese le tende del campo, ma come tutti i volontari presenti, ci siamo fatti coraggio e in pochissimo tempo siamo stati pronti ad assistere, quella gente che si riversava dentro il campo, con frenesia e professionalità, abbiamo aiutato gli altri volontari a rimontare le tende che erano state smontate il giorno prima, in quel momento abbiamo capito cosa significa la paura, il terrore di essere vittime della violenza della natura, qualcuno piangeva, altri si abbracciavano e gridavano arriva… arriva.
Nel campo vagavano alcuni anziani che non si rendevano conto di cosa stava accadendo, i volontari si davano da fare per rassicurare tutti, e far capire che il momento peggiore era passato.
Non posso descrivere tutto ciò che in quel momento passava nelle nostre menti, ma sono sicuro, che ci ha insegnato ad essere pronti ad affrontare qualsiasi momento di disagio e paura.
Quello che raccomandiamo a tutti i cittadini, nei momenti di paura non farsi prendere mai dal panico, ed ai politici ed amministratori, di curare molto la preparazione dei cittadini a momenti di disagio causati da calamità naturali. Per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e delle loro proprietà, applicare tutti i criteri di sicurezza, organizzare il settore della Protezione Civile, che è indispensabile e fondamentale. Non bisogna pensarci all’ultimo momento o peggio dopo che è successo l’irrimediabile.
Noi ritorneremo in quelle terre nel mese di agosto, sperando di ritornarci solo per aituare nella ricostruzione e nel ritorno alla normalità delle terre di Abruzzo. “L’AQUILA DEVE RITORNARE A VOLARE”
Nella foto i volontari pachinesi insieme al sindaco di Tornimparte di L'Aquila