Era il 23 maggio del 2017, quando scrivevamo:

"(...) Arriva questa doccia fredda per il nostro territorio: la chiusura della Noto-Pachino per due mesi, i primi della stagione estiva per i lavori che si svolgeranno dal 25 maggio al 24 luglio all'altezza del Ponte sul Tellaro. (....)

"Volendo malignare, la memoria ci porterebbe ai tanti articoli di stampa in cui si leggono le lamentele dei locali siracusani per il boom di Marzamemi durante questi primi assaggi di weekends primaverili..."

"Resta indiscutibile l'assoluta insensibilità del Consorzio che gestisce la ex Provincia al quale fanno problema tre mesi di ritardo dopo gli otto anni che sta durando la costruzione della bretella".

* * * *

Quella chiusura venne scongiurata -bisogna riconoscerlo- anche grazie ad un intervento dell'amministrazione Bruno.

Oggi, invece, il Consorzio si prende 5 mesi per completare l'opera chiudendo la Noto-Pachino: ma non ce ne volevano due nel 2017? non è che paghiamo la mancata chiusura con gli interessi? Ciascuno dei cinque mesi durerà come stanno ancora durando i due 'mesi' in cui doveva essere liberata l'autostrada dal famigerato casello di Cassibile?

Dopo la buffonata dell'apertura 'a pezzo di piedi' dello scorso anno, pensano al Libero Consorzio (e nella politica locale, diciamo da Noto in su) che i Pachinesi e i Portopalesi siano figli di un Dio minore?

Perché, ancora una volta, un provvedimento senza preavviso? Senza un percorso alternativo?

Chi sa e chi può -chiediamo, anzi gridiamo- si dia una mossa.

Il prima possibile.

Movimento Rinascita Di Pachino