Ricevo da "Ufficio Stampa Costaiblea Film Festival" e pubblico la seguente comunicazione:
ETTORE SCOLA
La storia del cinema europeo deve molto ad uno dei più grandi registi e sceneggiatori italiani. Ettore Scola è tutto questo e molto di più. Arriva oggi a Ragusa. E domani riceverà dalle mani di Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, il Carrubo d’Oro alla carriera del Costaiblea Film Festival. Il cinema di Ettore Scola ha un suo rigore e una sua particolare delicatezza. Ha un sottotesto di raro fascino e i suoi personaggi non sono mai vaghi, ma spigolosi, ben delineati, a volte anche malinconici, tuttavia sempre spontanei. Chi non si è sentito scavare dalla commozione guardando
Una giornata particolare? E chi non ha riso guardando il perfetto e scorretto
Brutti, sporchi e cattivi? Dalla metà degli anni Cinquanta, comincia a scrivere sceneggiature - molto spesso con Ruggero Maccari – per alcuni dei più popolari registi italiani: Mattoli, Steno, Zampa, Loy, Bonnard, Bolognini, Giorgio Bianchi, Luciano Salce, arrivando a firmare i copioni del capolavoro
Il sorpasso (1962) e de
I mostri (1963) di Dino Risi, oltre a tantissimi film di Antonio Pietrangeli. Uno in particolare:
Io la conoscevo bene (1965), gli farà vincere il Nastro d'Argento per la migliore sceneggiatura. Nel 1961, esordisce come assistente alla regia nella pellicola di Carlo Lizzani
Il carabiniere a cavallo, poi decide di provare lui stesso a dirigere un film. La regia di Scola, segue i personaggi incarnati da attori irripetibili. Nella rosa dei suoi interpreti preferiti spiccano senza alcun dubbio Gassman, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Mastroianni e Giancarlo Giannini che, sapientemente diretti, danno un contributo speciale a tutte le sue pellicole. I capolavori sono innumerevoli. Da
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968) a
C'eravamo tanto amati (1974), vincitore del Premio César come miglior film straniero, che vede la partecipazione di una Stefania Sandrelli, in stato di grazia, contesa dai due amici Gassman e Manfredi, lungo trent'anni di storia italiana contemporanea. Successivamente, passa alla regia dell'aspro e satirico, ma esilarante e imperdibile,
Brutti, sporchi e cattivi (1976) sempre con Nino Manfredi, che lo imporrà vincitore della Palma come Miglior Regista a Cannes. Seguirà il César come miglior film straniero, il Nastro d'Argento per la migliore sceneggiatura e il David di Donatello per la regia per la pellicola
Una giornata particolare (1977), con la coppia Loren-Mastroianni, che si incontrano nel giorno della visita di Hitler a Roma (6 maggio 1938). Il corale
La terrazza (1979) incentrato su un salotto di intellettuali notturni romani. Ancora Nastro d'Argento per la sceneggiatura.
La cena (1998) è interpretato da un istrionico Gassman, accompagnato e da una sfilza di attori straordinari. Il cinema di Ettore Scola è sempre stato legato agli sguardi dei suoi personaggi che imbastiscono il perimetro del film. Scola, maestro della perfetta e accurata costruzione del climax è, oggi più che mai, uno degli ultimi grandi autori del cinema italiano.
CAMBIO DI PROGRAMMA
Valeria Solarino, prevista per la cerimonia d’apertura del Costaiblea Film Festival, sarà presente nel corso della serata conclusiva.
IERI L’APERTURA DEL COSTAIBLEA
Ieri, l’apertura del festival. Luigi Sardiello, regista di
Piede di Dio, ha dichiarato al numeroso pubblico del Cinema Lumière che, “la situazione del cinema italiano è pietosa. Perché l’80% della distribuzione è in mano 01 (Rai Cinema) e a Medusa. Il 17 % è appannaggio delle major americane. Al cinema indipendente resta solo il 3%. Il mio film – ha concluso - è stato distribuito in sole 17 copie in tutto il Paese”. Vito Zagarrio, direttore artistico del festival insieme con Francesco Calogero ha sottolineato come “ormai i festival siano diventati un vero e proprio circuito di distruzione alternativo”. Sardiello, ha poi parlato della sua personale esperienza legata alla collaborazione con la Film Commission della Regione Puglia. “La film commission – ha detto il regista - è una forma nuova di assistenza per il cinema e l’audiovisivo in genere. Il mio rapporto con l’istituzione regionale è stato assolutamente positivo”. Pasquale Spadola, direttore della Film Commission di Ragusa e direttore organizzativo del Costaiblea Film Festival, ha detto, con orgoglio, che la “terra iblea è, di fatto, il secondo polo cinematografico siciliano dopo Palermo e prima di Catania. Questo dato dovrebbe però avere una investitura formale da parte delle istituzioni. Penso che sia assurdo, per esempio, che una produzione televisiva come
Agrodolce abbia come location Termini Imerese e non Ragusa. Comunque – ha concluso – sto organizzando per metà gennaio un convegno a Ragusa che nasce dalla collaborazione tra la Film Commission ragusana e quella siciliana”. Francesca Mandarà, figlia del celebre scrittore e sceneggiatore Lucio, ha ricordato l’impegno del padre rispetto al cinema e alla televisione degli Anni Settanta e Ottanta. Dopo, l’oblio. “Papà – ha affermato – si è sempre ritenuto, con la modestia che contraddistingueva, un artigiano del cinema. E l’avvento del computer, oltre alla miopia di alcuni produttori e dirigenti di cinema, lo hanno messo fatalmente in difficoltà, anche sul piano umano”. Francesco Calogero ha sottolineato la difficoltà di operare nel cinema, a vario titolo, in Sicilia. “Una edizione di un festival siciliano vale per sette. Però – ammette il regista – qualcosa è cambiato. Con la nuova legge sul cinema in Sicilia è nata una nuova speranza”.
Mimì Arezzo, assessore alla cultura della città di Ragusa, ha parlato con commozione di Enzo Battaglia. “Per me – ha dichiarato – che sono stato un giovane degli Anni Sessanta Battaglia era un ribelle pieno di fascino. Tifavamo tutti per lui. Ringrazio il Costaiblea per questa straordinaria retrospettiva”.
“Ricordo una memorabile serata - ha sostenuto Lucio Schembari, sindaco di Santa Croce Camerina – in cui Alberto Sironi, il regista di
Montalbano e il mio amico Lucio Mandarà hanno deliziato i presenti raccontando il loro amore per il cinema tra poesia e ironia”.
Oggi, nella mattinata, al Centro Servizi Culturali, per la serie Laboratorio dei Maestri del cinema italiano, è stato proiettato il film
Brutti, sporchi e cattivi (1976, 116’) di Ettore Scola. Alle 15.30, al Cinema Lumière, per la Retrospettiva Battaglia, è previsto
Playboy (1967, 94’) lungometraggio di Enzo Battaglia.
A seguire, per il Premio Rosebud - opera prima, è in visione il film
Dall’altra parte del mare (2009, 80’) di Jean Sarto, alla presenza dell’attrice Gordana De Santis.
Alle 18.45, sempre al Lumière, per la sezione Lizzani/De Santis è in programma la visione di
Giuseppe De Santis (2009, 60’) di Carlo Lizzani, alla presenza del regista, di Gordana De Santis e Marco Grossi. Partecipa Roberto Provenzano. A seguire,
per la Retrospettiva Battaglia, viene mostrato
Che farai ques’estate? (1961, 40’) di Enzo Battaglia. Alle 21, sempre al Cinema Lumière, ancora un film del regista di culto.
Idoli controluce (1965, 104’) di Enzo Battaglia. Alle 23, la conclusione della prima giornata del festival, al Cinema Lumière, per la sezione Premio Rosebud - opera prima dell’anno,
Cosmonauta (2009, 85’) di Susanna Nicchiarelli, alla presenza della regista – sarà preceduto dal cartoon
Sputnik 5 (2009, 8’) di Susanna Nicchiarelli, alla presenza della regista e del produttore Filmon Aggujaro.
Si invia un Cordiale Saluto.
UFFICIO STAMPA
Andrea Di Falco
338-3304744
andreadifalco@virgilio.it