Lasciamo una volta per tutte il Festival del Cinema di Frontiera fuori dalle polemiche e soprattutto fuori dalla politica. Il Festival del Cinema è del territorio, è di una città tutta che dopo l’interruzione dello scorso anno l’ha fortemente voluto organizzandolo dal basso con passione e facendo rete fra chi nel territorio ci vive da sempre. Il tentativo di metterci sopra un cappello politico, o peggio di altro genere, rischia di farlo saltare: ogni commento, ogni precisazione, ogni polemica venga rinviata al termine della manifestazione se si tiene veramente alla buona riuscita del Festival.
Il Comune di Pachino ha fatto niente di più, niente di meno, che il proprio dovere istituzionale nei confronti di una manifestazione importantissima per il territorio sotto il profilo culturale, economico e turistico: porti fino in fondo gli impegni assunti. Spiace piuttosto, e moltissimo, constatare il silenzio delle altre istituzioni che fino all’ultimo, con un inspiegabile “tira e molla”, hanno promesso ma non mantenuto gli impegni assunti con gli organizzatori.
La precisazione del circolo del PD di Pachino nei confronti del Comune era una critica di natura politica, a cui però il sindaco Bonaiuto ha preferito rispondere con strumentali e volgari attacchi di natura personale nei confronti del segretario, a cui va la mia piena ed incondizionata solidarietà e sostegno, a nome di tutto il circolo del PD di Pachino.
Ogni ulteriore commento e replica, se teniamo veramente alla buona riuscita del Festival, che è una scommessa per questo territorio, rinviamoli a manifestazione conclusa: altrimenti non si fa il bene del Festival.
Il consigliere comunale del PD
Roberto Bruno
Il direttivo del circolo di Pachino del Partito Democratico