Pachino & Rifiuti. Colpa del Comune? Colpa dei cittadini? Colpa della ditta?

Pachino & Rifiuti. Colpa del Comune? Colpa dei cittadini? Colpa della ditta? PACHINO - Ho letto i vostri post. Ho visto con i miei occhi. In tantissimi mi hanno scritto in privato. Non ce la faccio oltre a rimanere estraneo ad un problema, quello dei rifiuti, che conosco bene. Da ex assessore all’ecologia di un comune siciliano posso assicurare che le criticità sono purtroppo comuni. Ma la solidarietà certo non rende alcun gaudio.

Soffro e tanto. Per tutto quanto potete facilmente immaginare. Ma, più di tutto, mi duole il cuore assistere al rischio di una possibile emergenza igienico-sanitaria, questione che arriva prima di chiedersi quale turismo sostenibile possiamo offrire ai tanti visitatori del nostro incantevole territorio. Ma chi vuoi che venga (o ritorni) a casa nostra se si sa in giro che la teniamo così sporca?

Debite premesse. Soluzione? Combattere ogni giorno una “guerra” con il massimo impegno di tutti. Chi mi conosce sa bene che ho ripetuto ossessivamente questa terminologia bellica, quasi da primo conflitto mondiale. Infatti, è una guerra da trincea, da posizione, durante la quale ogni giorno può essere utile per conquistare un fazzoletto di territorio alla civiltà e alla comunità. Ma per combatterla, questa guerra, occorre disporre di armi, strumenti e, soprattutto, di strategia accorta. Ci ritorniamo dopo.

Perché prima deve essere chiaro un concetto elementare. Quello delle responsabilità. Quello più spinoso perché molti si sono incartati sul punto. Colpa del Comune? Colpa dei cittadini? Colpa della ditta?

La “colpa” non ce l’ha nessuno.

La responsabilità ce l’hanno invece tutti.

Pensate ad un’altra metafora non militare: quella dell’orchestra. Qui i musicisti, in assenza di una giunta municipale, sono sostanzialmente tre e suonano diversi ed autonomi strumenti: il cittadino, la ditta affidataria del servizio e il Comune inteso come apparato di uffici.

Basta che solo uno dei musicisti stoni e il risultato finale sarà un’accozzaglia di note musicali incomprensibili. Insomma il proliferare delle discariche abusive.

Il cittadino è responsabile se non rispetta il calendario e se scaraventa in giro i rifiuti, anche pericolosi (amianto). Su questo non ci piove. Potrebbe fare molto di più.

Così come la ditta, se non esegue correttamente il servizio (che corrisponde ad un preciso obbligo contrattuale) può essere ammonita e ripresa.

L’ente quale apparato di uffici ha ovviamente il compito più oneroso e determinante. Deve monitorare la ditta, il cittadino e il territorio. Deve intervenire, quando necessario, con un’azione combinata di bastone e carota. In tal senso vanno le bonifiche, le multe, la riduzione premiale a chi conferisce correttamente e le strategie più a lungo periodo indirizzate ai futuri cittadini.

Che poi è stato il lavoro di questi anni.

Queste FOTO sono emblematiche.

Le aree vanno bonificate quando necessario (dall’amianto o dai cumuli di rifiuti come, ad esempio, Torre Fano).

Si appongono i bollini ai rifiuti conferiti non correttamente.

Si elevano le sanzioni quando necessario.

Si installano le telecamere (le famose trapcam che hanno consentito di beccare decine e decine di condotte illegali e che poi altri comuni siracusani c'hanno copiato).

Ma si predispongono gli strumenti per consentire ai cittadini di vivere in senso ecologico il proprio territorio.

Ed ecco la prima isola ecologica a Pachino con il premio della riduzione della tari a chi differenzia regolarmente.

Ma è arrivata anche la prima isola ecologica a Marzamemi che ha trovato l’entusiasmo delle attività commerciali ed una rinnovata sinergia. Significativo anche l’apporto volontaristico dei cittadini (vedi la pulizia della spiaggia 2018 nella zona “diga” che è stata un’esperienza indimenticabile). E poi la strategia sul lungo periodo, nelle scuole nelle quali abbiamo riscontrato un entusiasmo contagioso (il progetto RAEE ad esempio). E i risultati non sono mancati: drastica riduzione delle discariche abusive nelle contrade e nel territorio, differenziata al record storico da quando è stata fondata Pachino (41%!) e, soprattutto, una nuova attenzione diffusa tra i cittadini ai temi dell’ecologia.

Ma come dicevo, si tratta di una guerra che andava combattuta ogni giorno perché si producono rifiuti ogni giorno. Ed ogni giorno occorre essere vigili, sul pezzo, pronti ad intervenire con le bonifiche, con le sanzioni, con la cura e l’amore che merita il nostro territorio.

Adesso, in forza del nuovo contratto di appalto fortemente voluto dalla nostra amministrazione e partito nel novembre del 2018, abbiamo a disposizione spazzatrici, mastelli e kit, altre trapcam, isole ecologiche mobili per le contrade, nuove zone coperte dal servizio porta a porta.

Ma occorre, ovviamente, che i kit siano distribuiti prima possibile, che le trapcam ritornino a fare il proprio “dovere”, che le isole ecologiche mobili siano al più presto installate, che siano anche adeguatamente pubblicizzate le nuove aree coperte dal servizio porta a porta (come la contrada Granelli).

In tal senso auspico una netta presa di posizione delle autorità deputate e degli uffici Ecologia e della Polizia Municipale, al cui interno ho conosciuto persone ricche di valori umani e professionali, che hanno saputo operare anche in condizioni oggettivamente complesse e che approfitto per salutare ancora una volta affettuosamente.

È questa l’unione che fa la forza. Cittadini & Comune.
Amiamo la nostra città. Insieme.

Andrea Nicastro
Pubblicata da: Corrado Modica il 02-05-2019 15:11 in Comunicati

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