Pachino è una città in ginocchio. Il sindaco e la sua giunta, in questi due anni, si sono rivelati del tutto incapaci di gestire economicamente l’ente.
Il primo cittadino mostra di non avere alcun rispetto del lavoro svolto dai dipendenti comunali e dai dipendenti della Busso, che da mesi non vengono pagati, arrecando notevoli disagi economici a centinaia di famiglie pachinesi.
Bonaiuto prende ogni giorno in giro la gran parte dei propri dipendenti a favore di quei super dipendenti, quelli che hanno di più. Quelli che hanno indennità di posizioni, quelli che sono stati assunti a 36 ore settimanali, a scapito di chi viene giornalmente e ripetutamente mortificato in continui spostamenti da un ufficio all’altro e di quelli, che ancora oggi, rimangono assunti a 18 ore settimanali.
Le ditte e le aziende che hanno prestato servizio al comune attendono da parecchi mesi di essere pagati.
Bonaiuto non paga nessuno e contrae sempre più debiti.
E’ una vergogna lasciare in un così rigido inverno, all’agghiaccio, senza riscaldamenti, tutti gli istituti scolastici della città. E’ una vergogna tenere isolati comune e scuole a causa del mancato pagamento delle bollette telefoniche.
Che fine hanno fatto i soldi vincolati destinati al pagamento delle rate per l’acquisto dell’immobile dell’ex Standa? o per il pagamento ai proprietari dei terreni espropriati per la costruzione della piscina comunale?o per il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali?
Il Comune di Pachino vive un disagio economico senza precedenti, una mancanza di liquidità causata dall’incompetenza di Paolo Bonaiuto e di chi sta a capo di forze politiche come Rinascita o Forza del Sud, che da più di 15 anni affossano Pachino, facendo gli interessi di una cerchia ristretta di persone a scapito dell’intera cittadinanza.
Bonaiuto, sin dal primo giorno, ha agito in direzione opposta alle promesse fatte in campagna elettorale. Invece di avviare un processo di risanamento economico, ha iniziato uno spreco di denaro pubblico senza precedenti. Per prima cosa si è aumentato il proprio stipendio e quello dei suoi assessori, ha introdotto figure nuove ed inutili pagate con i soldi dei cittadini, come il capo di gabinetto, il direttore generale, l’esperto in marketing che svolgono un lavoro a cui noi normali cittadini non è dato sapere. E da qui inizia una lunga lista di “beati”, esperti di vario genere, incarichi nominati ad hoc per il mantenimento di quel numero magico che gli permetterà di non essere sfiduciato. Un sindaco scellerato, non curante della situazione economica attuale, che invece di pagare dipendenti e debitori ha finanziato un Natale fatto di fiere mal riuscite, spettacoli che nessuno ha visto, feste ed eventi vari che sono servite solo ad accontentare chi ancora in maggioranza non ha ottenuto abbastanza.
Chiediamo al sindaco di porre fine a questa folle gestione delle finanze pubbliche che, in questi 2 anni, ha dilaniato le casse comunali, sprecando più di 2 milioni di euro. Bonaiuto non può più continuare a disporre dei soldi pubblici nel totale arbitrio e senza renderne conto ai cittadini.
Vogliamo conoscere la reale situazione finanziaria dell’ente, a quanto ammontano i debiti che in questi 2 anni sono stati contratti. Vogliamo conoscere l’elenco dei fornitori che vantano un credito dal comune e sapere quando saranno pagati. Chiediamo di non contrarre più mutui e prestiti che sa di non poter poi ripagare. Chiediamo di eliminare una volta per tutte ogni tipo di spesa inutile.
Bonaiuto ha gettato il paese nei debiti, nella spazzatura e nel disonore,
per questo chiediamo con fermezza e insistenza ai consiglieri di maggioranza, ai dirigenti delle forze politiche che reggono questo sindaco, di non dare più fiato a questa amministrazione, di non rendersi complici di questa disfatta economica e di questo sfascio politico e culturale.
Pachino vuole liberarsi da questi uomini e ripartire con peresone oneste che ritengono che la politica sia un umile servizio ai cittadini.
Cari amministratori, prima andate via e meglio sarà per la nostra città.
sabato 21 gennaio 2012
Il Partiti Democratico di Pachino