PACHINO -
Il bilancio di questa estate è del tutto fallimentare. Mai come adesso Pachino sta vivendo la fase più buia della sua storia politica, sociale e culturale.
Un caos creato da un sindaco che ogni giorno è ricattato politicamente da una pseudo maggioranza pronta a voltare le spalle quando non ottiene posti, favori, incarichi e nel mentre il sindaco continua a saccheggiare le casse del comune in modo più che disinvolto.
Al comune si tocca con mano l’incapacità di Bonaiuto ad amministrare. I dipendenti comunali si dividono in due categorie, di serie A e di serie B. La prima fatta di nomi vicini all’amministrazione, una sorta di classe dei privilegiati che ottengono benefici, favori e soprattutto denaro (
si veda i beneficiati delle unità di progetto con un’indennità aggiuntiva fino a 15.000 euro per svolgere lo stesso lavoro di prima). La seconda, quella di serie B, fanno parte i dimenticati e i relegati dal sindaco in un limbo ed a cui non viene neanche pagato lo stipendio, facendone lievitare il malcontento e l’insofferenza.
La vicenda più assurda a cui abbiamo assistito quest’estate è quella legata al balletto degli incarichi tolti e riassegnati al segretario generale, dott.ssa Lucia Minniti. Questa vicenda segna il punto più basso della politica pachinese: mai si era visto un segretario generale svolgere il ruolo di protagonista della scena politica legata ad alcuni esponenti della maggioranza, così come
non si era mai visto un segretario comunale che decide delle sorti politiche di un sindaco e della sua amministrazione.
Questa estate il sindaco invece di far fronte alle urgenze di Marzamemi e a quelle del nostro territorio si è ampiamente dedicato all’assegnazione di incarichi sempre più esosi che incidono negativamente nella già profonda crisi economica che vive il comune di Pachino. Non contestiamo il personale scelto ma la scelleratezza del sindaco che se ne infischia dei bisogni dei pachinesi che a stento giungono a fine mese. E nella innumerevole lista di questa estate non si può non menzionare
il mega incarico di 105.000 euro affidato al dott. Maurizio Veletta, per non parlare dei 2.500 euro mensili per un incarico ad esterno o i 1.500 euro al mese per l’ennesimo esperto legale: tutti pagati, ovviamente, con i soldi dei Pachinesi.
In base a quale criterio sono stati scelti tali soggetti? Chi ci rendiconta del loro lavoro?
Invece di operare secondo criteri di trasparenza e di economicità, l’amministrazione e il sindaco in testa preferisce assumere arbitrariamente personale al comune per piazzare parenti, amici, conoscenti, o persone riconducibili all’uno o all’altro consigliere per mantenere la poltrona e non giungere alla sempre più vicina sfiducia del sindaco.
Complimenti sindaco Bonaiuto! Lei ha raggiunto il notevole primato di superare se stesso: in poco più di un mese è riuscito, con la sua lista di amici da accontentare, a sperperare quasi 200.000 euro di soldi dei cittadini. Mentre i dipendenti comunali (quelli di serie B) vengono pagati sistematicamente in ritardo, così come i dipendenti della Busso, ed il comune è sottoposto ad una raffica di ingiunzioni di pagamento prodotte dalle ditte che hanno svolto lavori per il comune, che non hanno visto ancora neanche un soldo.
Non è più possibile trasformare la politica in questo squallido teatrino fatto di interessi personali su cui aleggia l’ombra oscura di eventuali azioni illecite e illegali operate da questa amministrazione che solo la magistratura potrà chiarire e ci auguriamo il prima possibile.
31 Agosto 201
Il Partito Democratico di Pachino