ISTRUZIONI PER L’USO
Inesatto il discorso della semplificazione delle procedure ed il discorso della trasparenza, pubblicato sul settimanale “Il Ponte” di sabato 19 maggio.
Che la Sig.ra Marina De Michele sia dubbiosa sulla riuscita della pianificazione portuale turistica è lecito, ma da questo a dire che la normativa salva solo “in maniera formale le norme di trasparenza pubblica” e che le procedure sono esageratamente semplificate perché riducono ”la partecipazione all’iniziativa, ai soli attori principali: aspirante concessionaro ed Ente Locale”, ce ne corre.
Il Decreto Burlando (D.P.R. 509/97) non è lungo e sarebbe valsa la pena leggerlo per capire:
1)che tratta di opere di interesse pubblico e come tali normate dalla legge 109/94 (Legge Merloni). La domanda di concessione demaniale deve infatti essere corredata da un progetto preliminare redatto ai sensi di tale norma (art. 3 comma 2, D.P.R. 509/94):
2)in tutti i contratti di lavori pubblici o di concessione di lavori di interesse pubblico, come nel caso delle concessioni demaniali per i porti turistici, ci possono essere solo due figure: il concedente ed il concessionario, quindi l’Ente pubblico ed il promotore;
3)se un iter pubblicistico che dura per un tempo, che minimo va da 8 ad 11 mesi a seconda dei casi, significa salvare solo in maniera formale le norme sulla trasparenza, questa non è buona informazione.
Infatti l’art. 4 del D.P.R. 509/97 prevede che dopo la presentazione della domanda ne sia data pubblicità tramite:
a)affissione all’Albo Pretorio del Comune;
b)pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana;
c)pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea;
dando un tempo non inferiore a 30 gg. e non superiore a 90 gg. a chi fosse interessato a formulare opposizioni, osservazioni o presentare domande concorrenti.
Più trasparenza di così……………………
Ed infine poi nel caso di domande concorrenti anche queste andranno pubblicate per lo stesso periodo (minimo 30 massimo 90 gg.).
Ma non è finita, ci vogliono ancora 90 gg., prima di poter convocare la conferenza dei servizi perché così stabilisce la norma (art. 5 comma 3 D.P.R. 509/97): “Le domande, complete degli allegati, sono inviate agli enti invitati alla conferenza almeno novanta giorni prima della data di convocazione,……….”.
E tutto questo per avere in concessione dal demanio un’opera, per trent’anni o poco più, con l’obbligo alla scadenza di riconsegnare tutto in perfetto funzionamento.
Un bel guadagno per la Regione piuttosto, sempre sperando che il “trend” della nautica da diporto duri ancora per i prossimi trentanni.
Chi scrive è il D.T. della FN Progettazioni e non accetta lezioni da un avvocato di parte, soprattutto quando rappresenta una realtà distorta e per certi aspetti non veritiera.
Infatti non ci si può svegliare un bel mattino e decidere di fare un porto turistico, ma esiste il “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia” approvato con Decreto Ass. TT. CC. TT. n. 69 del 26 maggio 2006 e prima ancora il Decreto Ass. TT. AA. del 7 marzo 2001 sulla “classificazione dei porti ricadenti nell’ambito del territorio della regione Siciliana”.
Devo dissentire pertanto dal demagogico “si muove in sordina il progetto che riguarda l’estremo lembo della Sicilia”; (leggi Portopalo di C. P.):
1)perché è stato rispettato tutto l’iter pubblicistico previsto dalla normativa e ben oltre;
2)gli atti sono pubblici, pubblicati e l’iniziativa è stata portata a conoscenza dei cittadini di Portopalo in ben due conferenze pubbliche e divulgata su internet oltre che su supporti informatici a disposizione di quanti interessati;
3)il progetto del “Marina” non prevede affatto 34 ville bensì un villaggio turistico di 134 bungalows da 45 mq. e un albergo di 200 posti letto in un’area a terra di 143.000 mq (poco più di 14 ettari e non oltre 23).
Il tutto da realizzare, rigorosamente oltre i 150 metri dalla battigia e nell’assoluto rispetto della densità fondiaria massima consentita di 0,75 mc/mq, quella di progetto è infatti 0,549 mc/mq..
Il Sig. Antonello Capodicasa prima di paventare scenari speculativi e vendita di centinaia di appartamenti è pregato di documentarsi bene di quale progetto sta parlando.
Sono infatti due i progetti in corsa per il porto di Ponente a Portopalo, quello del promotore FN Progettazioni e quello di un concorrente.
Prima di prefigurare l’invasione di zone S.I.C. – Z.P.S. e la distruzione di fiorenti industrie agricole e cantieri navali si abbia l’accortezza di sapere di cosa e di quale proposta si sta parlando.
La materia è rigorosamente normata anche per ciò che riguarda gli espropri e non è certo l’Avv. Nigra (sempre che tuteli solo interessi di legittime aspettative dei proprietari) che può darci lezioni di progettazione di opere di interesse pubblico.
I progetti e le trafile burocratiche seguite dalla FN Progettazioni sono in libera visione al Comune di Portopalo, sul sito internet della Società, www.fnprogettazioni.com e presso i ns. uffici, per quanti interessati a chiarimenti e spiegazioni.
“Al Lupo al Lupo” è una favola che conosciamo bene e non siamo disposti a sentircela raccontare né dall’Avv. Edoardo Nigra né dal Sig. Antonello Capodicasa.
Il marinaio
http://www.fnprogettazioni.com/