- GRANDI MANOVRE -
Pare siano già iniziate le “Grandi Manovre” contro la realizzazione dell’importante opera turistica.
Non più proclami e annunci, ma da indiscrezioni raccolte in giro, si è appreso che l’amministrazione sta avviando un procedimento di modifica del P.R.G. comunale, anche se da poco più di un anno era già stato variato in tal senso.
Il fatto alquanto strano è che tutto ciò avviene a pochi giorni dalla notizia della Capitaneria di Porto di Siracusa, che è stata presentata ai sensi del D.P.R. 509/97, il cosiddetto decreto Burlando, una sola richiesta di concessione demaniale per la realizzazione dell’approdo turistico.
Non tutti sanno infatti che il Comune di Portopalo ha avuto di recente approvata una modifica al P.R.G., con cui si destina ad approdo turistico il “moletto” da realizzare a levante, per completare l’attuale bacino.
Tale completamento non è un’opera fine a se stessa, bensì, assieme a quella di ponente è stata la condizione per l’inserimento del Comune di Portopalo tra quelli del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia” approvato con Dec. Ass. Turismo n. 69 del 26 mag 2006.
Comuni che a loro volta hanno già beneficiato di stanziamenti dello stesso Assessorato per tali opere, 3 milioni di euro nel caso di Portopalo.
Perdere il contributo, col rischio di non vedere realizzata l’opera, ahimè, la conseguenza dell’atteggiamento contrario intrapreso.
Ci si sarebbe aspettati una notizia positiva da parte del Sindaco, ma sembra che così non sarà.
“LAMENTITI C’A ‘TA PASSI BONU”.
A quanto pare non solo un detto, ma piuttosto la misura della condizione permanente in cui vengono tenute le nostre popolazioni, per esasperarne i bisogni ed elargire favori.
Un futuro turistico sempre più futuro, significa oggi una comunità senza futuro.
Ma forse, questa è l’antica arte di governare il popolo siciliano.
Qualche festa in più e qualche opera pubblica in meno, serviranno comunque a curare un male da cui nessuno ancora oggi, nel 2007, vuole guarire.
Il marinaio.